Quanti sono i minori adottabili in Italia? Nel 2020 non c’è ancora una risposta…

Presentata dall’on.Ascari (M5S) un’interrogazione parlamentare. Griffini (Ai.Bi.): “Situazione indegna di una nazione civile”

Ma quanti sono i minori adottabili in Italia? La domanda, ad oggi, è ancora priva di risposta. E ancora si attende, dopo due mesi, la risposta all’interrogazione parlamentare presentata alla fine del mese di febbraio dalla parlamentare del Movimento Cinque Stelle Stefania Ascari.

“Ad oggi – ha scritto nei giorni scorsi la Ascari in un lungo post su Facebook – non esiste una banca dati nazionale che contenga informazioni dettagliate sul numero di minori in affidamento e adottati. I dati più aggiornati e affidabili risalgono al 31 dicembre 2017 e indicano 32.185 minori in affido in Italia, un numero in aumento rispetto ai 29.692 dell’anno precedente. Tuttavia i dati forniti sono incompleti e non totalmente attendibili, questo in ragione dell’assenza di un sistema informativo unico e uniforme su tutto il territorio nazionale, un sistema di raccolta dati che sarebbe importante anche per comprendere bene il fenomeno, e che è stato raccomandato dall’Autorità Garante, al fine di organizzare i dati relativi ai minori privi di un ambiente familiare, il numero delle strutture di accoglienza e il numero dei soggetti affidatari”.

Quanti sono i minori adottabili in Italia: l’interrogazione parlamentare

“Per questo – ha proseguito la Ascari – ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia e alla Ministra del Lavoro, per sollecitare la creazione di un database unico e uniforme su tutto il territorio nazionale, che ci consenta di monitorare il numero e le caratteristiche dei minori fuori famiglia, le tipologie, i tempi e le modalità di uscita del percorso di accoglienza per renderlo sempre più umano e a misura di bambino”.

Quanti sono i minori adottabili in Italia? La questione della banca dati

Quella della banca dati, già prevista dall’articolo 40 della legge 28 marzo 2001, n. 149, è una battaglia storica di Ai.Bi. – Amici dei Bambini. Infatti solo nel febbraio 2013 è iniziata l’implementazione del sistema a seguito di una sentenza del Tar del Lazio emessa in seguito a un ricorso dell’organizzazione.

Tuttavia, secondo quanto riportato dal gruppo CRC, “nel giugno 2019 il dipartimento per la giustizia minorile e di Comunità sembra avere sostanzialmente confermato, a distanza di oltre sei anni, che non esistono ancora criteri univoci circa i dati inseriti e consultabili e che l’intero sistema non è pienamente in funzione per il fine per cui era previsto”.

“Alla luce dell’emergenza sociale che sta investendo il Paese come conseguenza dell’epidemia e del lockdown – ha commentato il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffiniquesta è una questione che assume ulteriore urgenza. Non è degno di una nazione civile che non si sappia, nel 2020, quanti siano i bambini bisognosi di una famiglia”.