Rai, il Manuale dei diritti fondamentali e desiderabili arriva al Tg2 della sera

melograniPiccolo schermo, ma grandi diritti. Mercoledì 17 dicembre, l’edizione delle 23 e 30 del telegiornale di Rai 2 dedicherà un servizio alla presentazione del “Manuale dei diritti fondamentali e desiderabili”.

Il volume, curato dalla giornalista Paola Severini Melograni ed edito da Mondadori (I Tipi, 2013) passa in rassegna una serie di diritti che vanno oltre quelli fondamentali sanciti da Carte e Dichiarazioni. Si tratta di diritti immateriali e desiderabili, come quello alla felicità, alla poesia, all’irrisione, solo per citarne alcuni.

Alla realizzazione dell’opera hanno collaborato ben 70 autori dalla più diversa estrazione culturale, ideologica e professionale. Tra loro anche Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, e Marzia Masiello, referente romana di Ai.Bi. Invitato, come tutti gli altri autori del Manuale, a “salvare” un diritto a lui particolarmente caro, Griffini ha indicato “il diritto a essere educati”: strettamente legato a quello che, per i bambini, può essere definito “il diritto dei diritti”, quello a essere figli.

Spiegando la genesi dell’opera, la Severini Melograni dice che il libro è nato dal ricordo di suo marito, lo storico Piero Melograni, autore insieme ad altri 60 saggi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Rispetto alla quale, talvolta lo storico elencava con rammarico ciò che non si era riusciti a realizzare rispetto alle aspettative. Da questo è iniziato un lavoro durato 4 anni, che ha portato alla stesura di questo ‘Manifesto d’intenti’, scritto da alti prelati, imprenditori, docenti universitari, giornalisti, politici, giuristi, sociologi, economisti, ma anche esponenti del mondo associativo e rappresentanti del Terzo Settore.

La Severini da un lato mette in guardia sulla necessità di non dare per ‘acquisiti’ diritti che pure sono stati ‘riconosciuti’, perché essi si evolvono e dall’altro sottolinea come la forza del libro è proprio la coralità. Si tratta infatti di un ‘cartello d’intenti’, fatto a più mani e quindi con visioni e approcci alla vita anche molto distanti tra loro.