RDC: il nostro ospedale ha il volto di una ostetrica

maman-kulutu- 200“Il mondo ha bisogno più che mai di donne sagge per salvare la vita di madri e neonati”. E’ questo il motto del “Programma Ostetrica”, stipulato recentemente nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) con la Confederazione Internazionale delle Ostetriche.

Il tasso di mortalità durante il parto ha un indice molto alto nel paese africano e da quando l’istituzione internazionale Obiettivi di Sviluppo per il Millennio (OSM) aveva lanciato un appello per ridurne la portata – era il 2006  – ci sono stati certamente dei progressi, ma il drammatico fenomeno rimane di ampia diffusione.

Un aiuto concreto giunge dal  “Programma Ostetrica”:  Le azioni del Programma sono tese a valorizzazione la figura professionale dell’ostetrica come risorsa chiave per salvare vite innocenti. – sostiene Henriette Eke, consigliere dell’associazione Donne sagge nella Rdc   –Per farlo, abbiamo messo in campo tre modalità d’intervento. La prima: formazione di base e continuativa per le ostetriche che lavorano sul campo. La seconda riguarda invece la legge dello stato: vogliamo che la mansione sia svolta solo da chi possiede un titolo. Il terzo pilastro è invece un’azione concertata con le associazioni e il governo”.

I primi risultati non si sono fatti attendere: il numero delle donne iscritte al corso di ostetrica organizzato tramite il programma è raddoppiato; inoltre il governo, sentito il parere dei promotori del programma stesso, ha emanato con decreto un’azione didattica che coinvolge le infermiere generiche per “trasformarle” in ostetriche professioniste.

Anche Ai.Bi. – Amici dei Bambini – non ha lasciato soli donne e neonati della RDC, proteggendoli dai rischi di un parto complicato.  Grazie al progetto “Obiettivo salute materna in RDC” (con la collaborazione dell’Associazione Nova e il finanziamento della Regione Veneto) è stata completamente rimodernata la sala parto di un ospedale di Kinshasa ed è stata allestita una sala travaglio. Inoltre, è stato organizzato un corso di formazione professionale per medici e infermieri e aperto un centro di ascolto per donne. Sono tutti “piccoli grandi” gesti che salvano quotidianamente centinaia di vite.