Repubblica democratica del Congo. Nella nuova legge confermato il divieto di unioni omosessuali

congo bimbiMaggiore libertà e autonomia decisionale per la donna sposata, l’obbligo dei coniugi di concordare tutti gli atti giuridici; il rispetto reciproco, la gestione congiunta del nucleo familiare, in particolare per quanto riguarda i beni e le spese. Questi sono alcune delle innovazioni contenute nella legge relativa al Codice della Famiglia della Repubblica Democratica del Congo.

Il Senato della RDC, lo scorso 21 ottobre, ha approvato la relazione della Commissione socio-culturale, dopo un dibattito relativo ad alcune disposizioni contenute nel codice della famiglia. E’ proprio questo che porta con sé delle novità interessanti.

Nel vecchio codice, infatti, la capacità giuridica della donna era limitata,  discriminatoria, dovendo sottoporre tutti gli atti giuridici al permesso del marito. La nuova legge ha, invece, fatto innovazioni specifiche.

Intanto la revisione della norma tiene conto di un presupposto essenziale per la famiglia e il matrimonio: la Commissione fa riferimento alla Costituzione che ordina che la scelta della persona da sposare debba essere dell’altro sesso. Niente unioni omosessuali, dunque.

La legge, in discussione alla Camera alta del Parlamento, ha lo scopo di migliorare la situazione delle donne e dei bambini in termini di diritti civili. Si basa su trattati e  accordi internazionali ratificati dalla Repubblica Democratica del diritti umani in Congo e, come spiega il Presidente della Commissione, Romain Nimy Tembo, tale normativa mira a far si che il codice 1987 rispetti gli obblighi assunti dalla Repubblica nei due Patti internazionali sui diritti dell’uomo del 1966, nella Carta africana sui diritti dell’uomo e dei popoli, nella Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e nella Convenzione sui diritti del fanciullo.

La legge afferma, inoltre, la rimozione dell’emancipazione automatica di un minore in virtù del matrimonio – si legge nel testo -, fatta salva l’emancipazione legale, su richiesta dei genitori o, in mancanza, del tutor.  La riaffermazione della competenza esclusiva del tribunale per i minorenni è, infine, tra le innovazioni relative a tutti gli atti riguardanti lo stato e la capacità del minore”.

La legge si compone di quattro parti. La prima comprende tutte le disposizioni del Codice della famiglia modificate. Il secondo fa riferimento alle nuove disposizioni, il terzo indica le disposizioni di legge abrogate e, infine, l’ultimo fissa la data di entrata in vigore della presente legge. La commissione ha 5 giorni di tempo per incorporare le modifiche e presentare la legge di voto.Da quanto pubblicato, dunque, dal Journel la Prospérité non sembrano emergere novità relative alle adozioni nazionali e internazionali.

E’ comunque un segnale assolutamente positivo il fatto che le autorità congolesi stiano prestando sempre più attenzione e sensibilità nei confronti dei diritti delle donne e dei bambini nell’ottica di una maggiore difesa del loro status.