Riapertura delle scuole. Meno 10 giorni. Genitori: come riconoscere il Covid in periodo di influenza?

Quali sono i campanelli d’allarme che mamme e papà devono osservare nei propri figli per distinguere il Covid dalle forme virali stagionali?

Arriva l’autunno. E, con la ormai prossima riapertura delle scuole (mancano solo 10 giorni) si prospetta un ritorno delle consuete malattie stagionali per i bambini: febbre, raffreddore, influenza. Quest’anno, però, a farla da padrone tra le preoccupazioni dei genitori c’è lui, il Coronavirus. Una preoccupazione che non è solamente quella delle famiglie, ma anche di insegnanti, dirigenti scolastici, personale. Sarà, come noto, compito dei genitori tenere a casa i figli con una febbre superiore ai 37,5 gradi. E fin qui tutto chiaro. Ma nessuno ha spiegato, ancora, come i genitori possano eventualmente, nei loro figli, riconoscere i sintomi del Covid rispetto a quelli della comune influenza stagionale.

Alcuni consigli li ha riportati un’agenzia pubblicata dall’Adn Kronos. Importante, si spiega, “è avere la testa sufficientemente lucida per non andare nel panico quando il figlio mostra dei sintomi come la tosse o la febbre (o tutti e due insieme) e dei disturbi gastrointestinali. Cose a cui siamo abituati con i bambini quando si prendono l’influenza ma che possono essere anche un campanello d’allarme, visto che il virus dell’influenza e quello del Covid provocano nei bambini gli stessi sintomi”. Cosa fare dunque in questo caso?

Riapertura delle scuole. Covid e influenza, come riconoscerli

“Prima di effettuare la ‘prova del 9’ – leggiamo – con un tampone che confermi o escluda il contagio da coronavirus, occorrerà avere un occhio più attento su altri possibili disturbi come la perdita del gusto e dell’olfatto, il mal di testa e di gola, la fatica a respirare. Escluso che il bambino sia asmatico o che abbia altre patologie simili, tutti questi sintomi messi insieme possono preoccupare. A questo proposito, e per circoscrivere al massimo il rischio di una diagnosi sbagliata, i pediatri consigliano ai genitori di far vaccinare i propri figli contro l’influenza: se, nonostante il siero, compaiono sintomi come questi, sarà il caso di effettuare un test anti-Covid, perché le probabilità di contagio saranno più concrete”.

Riapertura delle scuole. Covid e influenza: i sintomi da considerare

Un segnale – continua l’articolo – da tenere in seria considerazione, secondo gli esperti, è quello manifestato dall’insieme di più sintomi come raffreddore, febbre sopra i 37.5 gradi e disturbi gastrointestinali. A differenza del tipico quadro con un po’ di tosse e il naso che cola, caratteristico del banale raffreddore, quello che raccoglie tutti gli altri sintomi in contemporanea può portare al sospetto del coronavirus. Se, in più, il bambino perde il gusto e l’olfatto, le probabilità aumentano molto di più, soprattutto se non c’è il naso chiuso, come succede alla maggior parte delle persone contagiate dal Covid”.