Si riaprono le scuole: alunno positivo al Covid, cosa bisogna sapere

Con la riapertura circa oltre 6 milioni di studenti sono pronti a tornare in classe. Ministero e Regioni hanno approntato delle linee guida da seguire in caso di positività di un alunno. Tutto quello che c’è da sapere, tra quarantena, tamponi, tracciamento dei contatti e ritorno in comunità

Piaccia o meno, da domani, mercoledì 7 aprile, la ripaertura dellae scuole porterà in classe circa 6 milioni di studenti. Al di là dei rischi, che si conoscono, dei dubbi, delle obiezioni o, all’opposto, degli entusiasmi e delle speranze, a livello pratico potrà capitare, come nei mesi scorsi, che all’interno delle classi si manifestino dei casi di Coronavirus. È utile, allora, sapere bene come doversi comportare in questi casi e qual è la procedura da seguire indicata dal Ministero della Salute

Riapertura scuole: cosa fare in caso di positività al Covid di un alunno

Nel momento in cui si manifesti un caso di positività al virus SARS-CoV-2, il referente scolastico Covid-19 è tenuto a contattare il Dipartimento di Prevenzione della Asl e fornire l’elenco dei compagni di classe e dei professori che nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi abbiano avuto contatti ravvicinati con il positivo.

A questo punto sarà il Dipartimento di Prevenzione stesso ad attivare la consueta attività di tracciamento dei contatti disponendo la quarantena. A questo punto le linee guida non sono univoche e chiarissime: secondo le FAQ del ministero della Salute, i soggetti “saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato oppure in quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con effettuazione al decimo giorno di test antigenico o molecolare”.
Le FAQ del Ministero dell’Istruzione, invece, riportano solo che i contatti “saranno posti in quarantena per 10 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato e sottoposti a tampone molecolare”.
Diverse ancora le disposizione della Regione Lombardia che parla espressamente di una quarantena “sempre di 14 giorni e non può essere interrotta dopo 10 giorni neanche con l’effettuazione di un tampone”.

Per quanto riguarda l’alunno positivo, se è asintomatico dovrà restare in isolamento per 10 giorni e potrà rientrare in comunità solo dopo l’esito negativo di un ulteriore tampone molecolare eseguito a fine quarantena. Se positivo sintomatico, invece, l’isolamento sarà comunque di 10 giorni, ma dei quali gli ultimi 3 obbligatoriamente in completa assenza dei sintomi. Il rientro in comunità prevede comunque l’esito negativo di un ulteriore tampone molecolare da eseguire a fine quarantena.

I famigliari/conviventi del contatto non sono soggetti a provvedimenti di isolamento.

Richiedere la didattica digitale integrata nonostante la riapertura scuole

È bene sapere che, nonostante la riapertura delle scuole primarie, materne e asili nidi anche in zona rossa, così come la parziale riapertura delle superiori nelle zone arancioni, ci sono regioni che hanno preferito seguire una strada più prudente e, per esempio, mantenere comunque la DAD al 100% per le superiori.
La Puglia, in particolare, ha anche emanato una ordinanza che garantisca il diritto della didattica digitale integrata a tutte le famiglie che ne fanno richiesta, preferendola alla didattica in presenza.