Ritorna il grande teatro della solidarietà. Il 3 ottobre al Dehon di Bologna va in scena: “Come tu mi vuoi”

Arte e solidarietà grazie alla Nuova Compagnia Teatrale che porterà in scena, a Bologna, il dramma di Luigi Pirandello, con la regia di Enzo Rapisarda

Il divertimento è più bello se strizza l’occhio anche alla solidarietà. Con la fine dell’estate riprendono gli appuntamenti organizzati da Saxophone srl con il patrocinio di Ai.Bi.

La data da mettere in agenda

Lunedì 3 ottobre, al teatro Dehon di Bologna, andrà in scena “Come tu mi vuoi”, di Luigi PirandelloSpettacolo realizzato dalla Nuova Compagnia Teatrale.  Adattamento in 2 atti e regia di Enzo Rapisarda.

 Trama

Il dramma si apre a Berlino, città che all’epoca viveva un profondo fermento culturale ma anche di trasgressione, nella casa di uno scrittore tedesco, Carl Salter, separatosi dalla moglie per vivere con una affascinante enigmatica artista di cabaret del cui passato si sa poco o nulla. Nella casa vive anche la figlia di lui, Greta detta Mop, che, mandata dalla madre per convincere il padre a tornare, viene conquistata dal fascino ambiguo dell’Ignota (così viene chiamata la protagonista).

L’Ignota vive una vita mondana di femme fatale tra spettacoli in locali equivoci e compagnie maschili con cui si intrattiene scatenando la gelosia di Salter.

Una sera, l’Ignota incontra un certo Boffi, un personaggio strano che la segue da tempo, e che le rivela di aver riconosciuto in lei la signora Lucia Pieri, veneta, scomparsa circa dieci anni prima, dopo essere stata violentata, durante la Prima guerra mondiale, quando la sua villa venne occupata dalle truppe austriache in ritirata e poi distrutta.

Il marito, Bruno, che al tempo era al fronte, non ha mai smesso di cercarla, mentre tutti, anche i parenti più stretti erano convinti della sua morte.

Seguendo la narrazione di Boffi del suo reale o presunto passato, l’Ignota avvia un processo di autocoscienza che, dietro la maschera da donna fatale nell’inconsistenza del suo presente, sembra far apparire il volto di un’anima pura che prova disgusto per la vita depravata che conduce.

Decide quindi di fuggire dalla “pazzia” di una metropoli infernale per fuggire anche da se stessa e segue Bruno nella speranza di una “rinascita”: un “corpo senza un nome in attesa che qualcuno se lo prenda” per immettervi un’altra vita.

Il resto è tutto da scoprire… andando a teatro…

Orari e biglietti

Posto unico (ore 16,00) euro 20,00 – (ore 21,00) euro 30,00

Per maggiori informazioni è possibile contattare Saxophone srl al numero 059-8750689 – 800/190531 o visitare il sito www.saxophonesrl.it

“Accendiamo i riflettori sull’abbandono”

Un bambino senza famiglia è come uno spettacolo senza pubblico!

 “Accendiamo i riflettori sull’abbandono” è un progetto di Amici dei Bambini che coinvolge il mondo del Teatro italiano nella lotta all’abbandono minorile e a sostegno del diritto di ogni bambino, in Italia e nel mondo, di essere figlio.

Negli anni, al fianco dell’Associazione, si sono schierati grandi attori, compagnie, produzioni e registi teatrali, tutti uniti dagli stessi valori e da un unico obiettivo: portare la solidarietà e il diritto di ogni bambino di vivere e crescere in famiglia nei teatri italiani.

Nel corso degli spettacoli, nel foyer del teatro sarà presente un banchetto dell’associazione assieme alle famiglie e ai volontari che proporranno agli spettatori di sostenere il progetto “Accendiamo i riflettori sull’abbandono” per contribuire alla realizzazione degli interventi di accoglienza dei minori abbandonati e delle famiglie più fragili di Ai.Bi. in Italia e nel mondo, attraverso una donazione.

A fronte di ogni donazione verrà donato un  Portachiavi Girotondo realizzato dall’azienda Alessi quale simbolo del diritto di ogni minore di essere figlio.