Roma. Ai.Bi. al FAMILYACT per testimoniare la bellezza dell’adozione internazionale

famigliaMai come al giorno d’oggi la vita umana e la famiglia sono stati attaccati. Mai come al giorno d’oggi è necessario scendere in piazza per difenderne i valori fondanti. Quelli naturali. Quelli tradizionali. Non a caso proprio Papa Francesco lo scorso 25 ottobre ha ribadito che “C’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita!”.

Ferite che è necessario curare. Subito. Con l’esempio e facendo la voce grossa se necessario. Da qui nasce la manifestazione “#FAMILYACT”,  a cura del gruppo NCD-Nuovo centroDestra che sabato 15 novembre alle 14.30 scende in piazza Farnese a Roma. Al suo fianco Ai.Bi. Amici dei Bambini sempre in prima linea quando si tratta di difendere i valori della famiglia, dei bambini e della bellezza dell’adozione internazionale, tra le forme supreme e più alte di accoglienza e di autentico concetto di famiglia. Quale infatti manifestazione di amore più autentico e sincero se non quello di accogliere in casa un bambino abbandonato, togliendolo così dalla solitudine e disperazione della strada? Quale dono più desiderato se non quello di avere una casa, una mamma e un papà che si prendano cura di te. Per questo Ai.Bi. non poteva mancare all’appuntamento del FAMILYACT: perché quando si tratta di difendere la vita, Amici dei Bambini non si sottrae.

#FAMILYACT nasce proprio dall’esigenza di riflettere sulla crisi della società contemporanea, rispondere alle sfide del momento, fermare la distruzione della cellula fondamentale della società, costruire il  futuro dei nostri figli e soprattutto per dire SI ai grandi valori della civiltà, “Difendiamo la famiglia perché la nazione italiana si è formata prima dello Stato unitario – dice capogruppo al Senato di NCD Maurizio Sacconi, che in questi giorni sta distribuendo volantini informativi sulla manifestazione -, sulla base di principi che comprendono il valore della vita, dal concepimento alla morte naturale, e quello della famiglia composta da un uomo ed una donna, uniti in matrimonio e aperti alla procreazione. Noi crediamo nel nostro Paese e nella nostra Costituzione, che definisce la famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”.

“Crediamo nel fondamentale ruolo sociale e solidale della famiglia italiana – continua -. Il lavoro di cura è svolto ancora in gran parte dalle donne e deve essere apprezzato e premiato. Anche per questo va difesa e confermata la pensione di reversibilità al coniuge e figli minori superstiti, evitando ogni  ampliamento alle coppie omosessuali, perché non orientate alla procreazione”.

Per il NCD “le figure materne e paterne sono entrambe essenziali allo sviluppo del bambino: vogliamo che i nostri figli, e i figli dei nostri figli, possano continuare a dire “mamma” e “papà”. Nel programma-manifesto del #FAMILYACT è detto a chiare lettere che “la natalità va incoraggiata attraverso la tutela della fertilità, la prevenzione dell’aborto, il sostegno ai costi della prima infanzia, la diffusione dei servizi di cura dei minori, i nidi familiari. Rifiutiamo e stigmatizziamo ogni commercio dell’umano, dal sangue, agli organi, ai gameti, ricordando che dietro ogni compravendita di cellule e tessuti, dietro ogni contratto di utero in affitto, c’è un ignobile sfruttamento della povertà”.

E soprattutto il gruppo NCD ribadisce che “di fronte alle tecniche che trasferiscono la fecondazione in laboratorio,  crediamo che i diritti dei minori debbano sempre prevalere rispetto ai desideri degli adulti”.