Romania.Trent’anni e sei figli: il cuore grande dell’affido

romania10_maxiSono entrati nella sua casa uno ad uno. Cati non li ha aspettati. Semplicemente, sono arrivati da soli, in cerca di un rifugio, di un punto di riferimento, di un sorriso e un abbraccio materno. Dopo tante esperienze tristi e difficili: la strada, l’orfanotrofio, due genitori che non potevano occuparsi di loro.

I primi sono stati i fratelli Elvis e Rafael di Timisoara: vivevano su un marciapiede, chiedevano l’elemosina. Poi è stata la volta di Teresa, tolta da un istituto dove il suo bel sorriso rischiava di spegnersi. Tre anni fa, anche Roxana è uscita da un centro di accoglienza per essere accolta in “famiglia”. Dall’inizio dell’anno, si è aggiunta Oana che ha trovato posto in mezzo agli altri “fratelli”.  L’ultimo arrivato è Ionut, un bambino che ha conosciuto la povertà fin da quando era in fasce. Abbandonato dai suoi genitori quasi subito…

A tutti Cati ha aperto la sua casa, la sua cucina (immaginate cosa vuol dire cucinare per una simile squadra!) e soprattutto il suo cuore. Il nome completo di questa “mamma” dalle braccia sempre aperte ad accogliere è Ecaterina Guguianu. E’ una bella ragazza bruna e sorridente: a soli trent’anni è un punto di riferimento per tanti minori abbandonati.

Non ha una casa di proprietà. Non ha nemmeno troppi soldi. Non ha la macchina, non ha terreni. In poche parole, non ha beni, però ha qualcosa di più prezioso: la generosità.

“Se ti fermi a mettere tutto sulla carta, nero su bianco, se pensi all’interesse personale, alle spese da fare, non arrivi a fare questa scelta”, racconta. “Ma qui non si tratta di razionalità o di conti economici. Qui si tratta di incontrare lo sguardo di un bambino che ha bisogno di te e, semplicemente, dirgli di sì, anziché chiudergli la porta in faccia”.

La trasmissione televisiva Romania, te iubesc (Romania, ti voglio bene) ha dedicato a Ecaterina una puntata, per raccontare la sua storia. Una storia iniziata ben 11 anni fa, quando “la grande giovane mamma”  ha raccolto dalla strada Elvis e Rafael. Oggi i due fratelli sono diventati grandi, hanno trovato la loro indipendenza e così hanno “liberato” altri due posti nella casa di Cati. Ma non nel suo cuore, visto che vanno a trovarla spesso e ad aiutarla con il resto della “famiglia”.

Solo Teresa è stata adottata. Gli altri bambini sono accolti in affido, una forma di generosità e accoglienza pura: Cati offre aiuto e amore a piccoli che non possono stare con la loro famiglia d’origine, almeno per un certo periodo, almeno finché i problemi più gravi – economici e personali – non sono risolti. E dona loro l’esperienza di una vita semplice, ma piena di affetto, dentro una grande “famiglia” allargata, fondata su un legame e una scelta del cuore anziché di sangue.

Il servizio trasmesso dalla tv rumena vale la pena di essere visto solo per guardare in faccia l’allegra normalità con cui Cati e i suoi sei “figli” vivono insieme, giocano, si scambiano occhiate e sorrisi complici, dividono una stanza con tanti letti a castello, e si sfidano a calcio su un prato, perché hanno imparato, a “fare squadra”, uno per l’altro…tutti per uno.

Per vedere la trasmissione, cliccare qui.