Rovigo. L’integrazione passa dal volontariato: migranti “al lavoro” per migliorare il territorio locale!

Giardinaggio, sfalcio dell’erba, svuotamento cestini, pulizia delle strade ed altri lavori: dopo il Comune di Ficarolo, anche il Comune  di Arquà ha deciso di siglare un protocollo d’intesa con la cooperativa Porto Alegre e la Prefettura per il quale i richiedenti asilo potranno fare piccoli lavoretti per il territorio che li ospita.

Sull’onda dell’iniziativa del Comune del rovighese, il prefetto Enrico Caterino, il presidente della cooperativa sociale Porto Alegre Carlo Zagato  e il sindaco di Arquà, Chiara Turolla, hanno firmato l’accordo per consentire ai profughi ospiti del Comune in questione di svolgere lavoretti utili alla comunità.

Il volontariato è dunque una riposta più che efficace alle richieste di aiuto sia da parte dei migranti sia da parte della popolazione: il fine ultimo di questa volontà non si concretizza nella retribuzione, bensì nell’inclusione sociale e nell’integrazione.

Favorendo la cooperazione tra richiedenti asilo e popolazione locale, si potranno costruire le basi per una collaborazione continuativa che vada oltre il senso del “bene comune.” 

Con l’aiuto di un supervisore che guiderà e coordinerà i ragazzi, valutando quindi quali siano le attività da svolgere in base alle necessità e alle richieste, sarà restituita agli “ospiti del territorio” la dignità della loro esistenza, che prende forma nel lavoro: questo è solo uno dei canali attivati dal Comune di Arquà che potrà rendere finalmente possibile una completa integrazione.