Salerno. Le famiglie adottive dettano l’agenda al Governo: semplificare l’iter per agevolare l’accoglienza

All’indomani dell’ open day che si è svolto il 6 luglio in tutte le sedi italiane di Amici dei Bambini, le famiglie dettano l’agenda per il rilancio delle adozioni internazionali al Governo. Sull’argomento scrive oggi Carla Polverino sul sito  lacittadisalerno.it

Riportiamo l’articolo nella sua versione integrale.

Le famiglie ci credono ancora ma le adozioni sono in calo in tutta Italia. È il dato che emerso dall’ open day organizzato dall’ associazione “Ai.Bi amici dei bambini” che ha sede a Salerno in via Bastioni. L’evento, che ha riscosso notevole partecipazione e consensi, è stato organizzato contemporaneamente in tutta Italia ed ha visto la partecipazione, oltre dei rappresentanti dell’associazione, anche di famiglie adottive che hanno raccontato la loro esperienza ma anche di tante coppie ancora in attesa di adozione.

Registriamo negli ultimi tre anni un calo delle adozioni – esordisce Antonella Spadafora responsabile Aibi Campania – e momenti di incontro come quello che abbiamo appena vissuto servono non solo a sensibilizzare le famiglie ma anche a rilanciare il tema delle adozioni. Le lungaggini burocratiche e le spese economiche che devono sostenere le famiglie, possono, in alcuni casi, rappresentare un deterrente, noi cerchiamo con questi eventi di incoraggiare le coppie e le famiglie che si avvicinano al mondo dell’adozione”.

Nei dieci anni che è presente sul territorio salernitano, l’associazione Ai.Bi ha trovato famiglia a 150 bambini. In attesa di adozione, tra Salerno e provincia, ci sono dieci famiglie che diventano 50 in tutta la Campania. Attualmente, l’associazione è presente in 34 paesi del mondo coprendo 4 aree geografiche: l’Asia, l’America, l’Africa e l’Europa dell’Est.

Tutti i bambini hanno diritto ad avere una famiglia – spiega Enrico Gallozzi, rappresentante del Gruppo famiglie locali Ai.Bi Campania insieme alla moglie Maria, che è membro del consiglio direttivo Ai.Bi e papà adottivo di due bambini – anche se tutto il sistema non lavora a favore delle adozioni. È diventato quasi un luogo comune parlare dell’adozione considerando solo i fattori negativi, relativi ai tempi di attesa ad esempio, oppure alle spese da sostenere. In realtà bisognerebbe avere il coraggio di rivoltare queste criticità in positivo: non esiste una cosa nella vita che sia facile da conquistare e quindi anche l’adozione ha delle difficoltà ed un suo percorso da attraversare, però il fine è una cosa meravigliosa che fa dimenticare tutto il vissuto precedente”.

Nel corso dell’Open day sono emerse richieste e proposte al Governo affinché si possano “snellire” e rendere più accessibili le adozioni stesse. Inoltre, dal dibattito con le famiglie, che ha concluso l’evento, è scaturita un’agenda istituzionale con diverse priorità: riforma culturale; riforma dell’iter; riduzione dei costi e gratuità dell’adozione internazionale; abolizione dei viaggi multipli; vacanze pre adottive; agevolazione dell’adozione dei minori con “bisogni speciali” e maggiore attenzione al post adozione.

Nel mondo ci sono 165 milioni di minori in istituti, lontani dalle famiglie per le più svariate motivazioni – continua Enrico Gallozzi – che aspettano senza perdere la speranza che un giorno arrivino una mamma ed un papà ad accoglierli, ed è proprio questo il messaggio che l’associazione vuole far sentire forte e chiaro. L’adozione non è un’opera di bene, perché il bene è ciò che si riceve da quello che è un vero e proprio gesto d’amore. Mentre l’adozione è l’ultima spiaggia per un bambino abbandonato, non deve essere lo stesso per una coppia, nel senso che non rappresenta un ripiego ma una cosa che arricchisce la vita. E non è destinata esclusivamente a coppie che non riescono ad avere bambini, ma anche a famiglie con figli naturali. Siamo tutti delle persone migliori grazie all’adozione”.

Fonte: lacittadisalerno.it