Salerno. Il nuovo progetto “SuSportiamo l’inclusione”

Con il progetto, finanziato dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri Ai.Bi, insieme all’associazione sportiva Rari Nantes Nuoto Salerno, si pone come obiettivo l’inclusione e l’integrazione dei minori stranieri nelle comunità attraverso lo sport

Si terrà domani a Salerno, presso la Piscina Nicodemi di via Bottiglieri 1, la conferenza stampa di presentazione del progetto “SuSportiamo l’inclusione” realizzato dalla ASD Rari Nantes Nuoto Salerno con il contributo del Dipartimento per lo Sport. 

Gli obiettivi del progetto 

– Promozione della coesione e integrazione dei giovani stranieri nel contesto sociale in cui vivono; 

Prevenzione di razzismo e discriminazioni attraverso lo sport;

Lo sport è veicolo principale per diffondere valori positivi del rispetto, dell’inclusione e della valorizzazione delle differenze. 

Le attività

Tra le attività già partite del progetto ci sono due corsi gratuiti di nuoto e pallanuoto destinati ai minori stranieri. Inoltre, saranno organizzarti incontri di sensibilizzazione con atleti e diverse figure professionali rivolti a educatori e a giovani studenti. Verrà anche realizzato un murales a tema inclusione e una canzone (con videoclip) con un artista rap che lavorerà a contatto con gli studenti.

La partnership con Amici dei Bambini

La ASD Rari Nantes Nuoto Salerno, insieme ad Ai.Bi. e alla Cooperativa Galahad-Centro per la legalità, si contraddistingue per le sue azioni concrete nel supportare progetti sociali di varia natura, dall’integrazione all’antirazzismo, dalla lotta alla dispersione scolastica al supporto di cooperative sociali per la parità di trattamento.

Amici dei Bambini sarà impegnata nel progetto con una formazione affidata all’esperto Angelo Coscia, animatore sociale e counselor, sulla tematica del bullismo e su come creare un ambiente più sano e sicuro per i più giovani. 

La formazione di Ai.Bi. 

Dieci ore di formazione rivolte ai giovani atleti stranieri e italiani della Rari Nantes e sei ore dedicate ai dirigenti e agli allenatori della Rari Nantes e di altre società. Attraverso un’attività di tipo esperienziale e di role playing, si aiuteranno gli atleti a capire quali sono le forme di bullismo e di razzismo, ad entrare in sintonia con le emozioni altrui e a sviluppare una maggiore collaborazione, comprensione e dialogo in gruppo. L’obiettivo è migliorare il benessere e l’autostima dei ragazzi e sensibilizzare gli adulti verso una comunicazione più attenta e che preservi le emozioni positive dei giovani atleti.