Sberna (Per L’Italia): “Mi impegno ad avere una legge sulle case famiglia”. Taricco (Pd): “Già sottoposto la questione al sottosegretario al Lavoro, Franca Biondelli”.

parlamentoLa vicenda della famiglia Sacchi sta scuotendo le anime della società civile e politica che cominciando a fare sentire la propria voce e sdegno. A battere i pugni sul tavolo sono Mario Sberna (deputato di Per l’Italia) che giura di volere andare a fondo della vicenda e Mino Taricco, deputato del Pd, che ha già sottoposto il tema al sottosegretario al Lavoro, Franca Biondelli.

Perché in Italia tutto ciò che ruota intorno alla promozione della famiglia – dichiara Sberna su Avvenire- deve essere sempre così complicato e faticoso?”.

“Il fatto che manchi una legge che definisca che cosa è una casa famiglia – continua il deputato di Per L’Italia –, specificità tutta italiana presente da decenni sul territorio, la dice lunga sull’attenzione del Parlamento verso queste tematiche”.

Da padre di tre figli in affido (oltre a tre naturali e un altro adottato), il parlamentare centrista è a conoscenza della fatica che si fa a «fare famiglia» nel nostro Paese.  “In Italia la famiglia è un limone da spremere a suon di tasse e basta”, sottolinea con amarezza, ricordando che ”nessuna delle diverse proposte di legge sulla famiglia è stata finora incardinata alla Camera per la discussione.

“Sulla famiglia – aggiunge l’ex-presidente dell’Associazione famiglie numerose – c’è una lentezza esasperante della politica, segno di un palese disinteresse”Per Sberna “serve più coraggio e, per quanto mi riguarda, assicuro fin da ora il mio impegno parlamentare per arrivare, quanto prima, ad avere una legge sulle case famiglia, che dia dignità giuridica a un’esperienza straordinaria, che ha davvero salvato la vita di migliaia di bambini e adolescenti in difficoltà”.

Gli fa eco Taricco che si impegna a  “riprendere in mano la questione”.  Non a caso sostiene di avere “già sottoposto il tema al sottosegretario al Lavoro, Franca Biondelli”. 

“Alcune regioni, come il Piemonte, hanno una legge che riconosce le case famiglia – aggiunge il parlamentare – ma manca ancora una legge quadro nazionale. Ne avevamo parlato con il precedente governo e lo stiamo facendo anche con l’esecutivo Renzi. L’intenzione è quella di arrivare a una legge specifica che definisca identità e funzioni della casa famiglia. Ci stiamo lavorando e in autunno sottoporremo di nuovo il tema al Parlamento”.

Fonte (Avvenire)