Scuola e Covid-19: la prova della correlazione nei grafici. Dal 14 settembre 30 milioni di contatti sociali in più

Le ferie estive e la ripartenza di fabbriche e uffici non avevano generato lo stesso movimento

Il tema che più di tutti, in giorni recenti, è stato oggetto di dibattito, ossia la correlazione tra scuola e diffusione del contagio da Covid-19, ha forse trovato una soluzione. Nei numeri. Che dimostrano come proprio dalla riapertura delle scuole sia cominciata la risalita della curva epidemica. Grafici realizzati per Repubblica da Roberto Battiston, fisico e già direttore dell’Agenzia spaziale italiana, elaborando cifre fornite dalla Protezione Civile, illustrano infatti come, dallo scorso 14 settembre, si siano verificati 30 milioni di contatti sociali in più rispetto al periodo precedente. Questo è andato di pari passo con una crescita esponenziale dei contagi, similare a quella dell’inizio del lockdown dello scorso mese di marzo.

“Ai primi di giugno, fine del lockdown – spiega a proposito della correlazione tra scuola e Covid-19 Repubblicail tasso era negativo ed è rimasto tale fino al 20 luglio quando sono stati identificati numerosi focolai presso luoghi di lavoro, oppure comportamenti non protetti di gruppi più o meno grandi di persone di cui si è letto sui giornali. Si è trattato però di cose gestibili dal sistema sanitario anche grazie al sistematico tracciamento degli infetti: all’inizio di agosto il tasso di crescita mostrava ancora una epidemia in decrescita. In agosto milioni di Italiani si sono messi in movimento. Sabato 8 agosto c’è il picco degli spostamenti: il tasso rimane costante per una settimana poi, dal 15 al 22 agosto, raddoppia. La concentrazione di ferragosto si rivela dopo una settimana, il tempo necessario ai sintomi per manifestarsi e per essere registrati dal sistema sanitario. Dal 16 agosto i numeri dei villeggianti cala: la riduzione del tasso di crescita si vede una settimana dopo, a partire dal 22 agosto. Il tasso di crescita sembra seguire come un cronometro gli spostamenti di milioni di persone, con l’avvertenza di aggiungere 7-8 giorni per arrivare al momento in cui si vedono gli effetti sul numero degli infetti”.

Scuola e Covid-19: la correlazione c’è. Ferie estive e ripartenza di fabbriche e uffici non hanno invece influito troppo

“L’ottima notizia – prosegue l’articolo – di cui non si è parlato abbastanza, è che, il tasso ha continuato a diminuire per tutto il mese di settembre, nonostante la ripartenza. I dati dimostrano che, in opportune circostanze, l’attività produttiva può ripartire in Italia anche in presenza di una diffusione significativa dell’epidemia. Il primo ottobre inizia però una crescita rapidissima: in tre settimane il tasso di crescita si quintuplica. Cosa è successo una settimana prima del 1 ottobre? Il 14 settembre ha riaperto il sistema scolastico: in realtà doveva riaprire in parte il 14 ed in parte il 24 settembre, ma le votazioni del 20-21 settembre e la partenza lenta in molte regioni hanno di fatto annullato questa differenza. Otto milioni di studenti e quasi un milione di docenti ed addetti scolastici, si sono messi improvvisamente in moto: qualcosa di simile a ferragosto, ma con una scala e per una durata di tempo molto maggiori(…). Se contiamo anche i familiari, si superano abbondantemente i 30 milioni di persone”.