Scuola in DAD: il caso della studentessa bendata con una sciarpa nera sugli occhi

L’immagine ha fatto il giro del web sollevando un coro di indignazione ma a sostegno della professoressa si levano i genitori degli alunni.

 Quanto è complicato studiare, seguire le lezioni ed essere interrogati a distanza per i giovani studenti in dad, ma quanto lo è anche per i poveri insegnanti. Non deve essere di certo facile tenere viva l’attenzione di una classe virtuale e poi pensiamo alle interrogazioni. Come assicurarsi che gli alunni non si lascino ingolosire dall’opportunità di migliorare le loro perfomance tramite “aiutini” posti al di qua dello schermo?

Ecco allora che una professoressa di tedesco di un liceo veronese, ha deciso di interrogare, alcuni studenti chiedendo loro di “chiudere gli occhi”.

L’immagine, in particolare, di una studentessa bendata con una sciarpa nera sugli occhi, ha fatto il giro del web, sollevando un coro di indignazione, nella società civile, tra gli studenti, nel mondo della scuola e perfino nella politica.

La responsabile dell’ufficio scolastico regionale del Veneto, si legge sul quotidiano Libero, ha parlato addirittura di pratica “lesiva della dignità umana”, aprendo un procedimento sull’accaduto.

Ecco però che in maniera, forse, un po’ inaspettata, a schierarsi in difesa della prof. di tedesco sono stati proprio i genitori degli stessi studenti, che, attraverso una lettera, racconta  Libero, hanno voluto sottolineare come l’insegnante si sia sempre “preoccupata del bene dei ragazzi”, e come il suo gesto sia stato rivolto unicamente ad evitare imbrogli. I genitori, presenti in casa, durante la dad, hanno rimarcato inoltre, come il metodo fosse concordato e come l’insegnante abbia cercato di mettere comunque a proprio agio i ragazzi.

Insomma, in questo periodo di caos e di difficoltà generale, viene il dubbio che ogni comportamento sia letto in chiave eccessivamente polemica e si sia subito pronti a gridare allo scandalo senza fermarsi a riflettere e a comprendere come siano andate realmente le cose.

Forse è il caso di fermarsi e tirare tutti un grande e profondo respiro?