Scuola: si riparte! Le risposte alle 10 domande che ogni genitore oggi si pone

Mascherine, distanziamento e misurazione della temperatura. Per una ripresa in sicurezza tutti dovranno fare la loro parte.

Lunedì 14 settembre: la maggioranza degli istituti scolastici del nostro Paese, aprirà i cancelli per accogliere alunni ed insegnanti, in questa nuova era della scuola italiana al tempo del covid.

“Non possiamo immaginare la scuola come era nell’anno precedente: siamo ai tempi del coronavirus” –sottolinea il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina a Corriere Tv – Lo so che stiamo chiedendo alle famiglie di fare piccoli sacrifici, ma dobbiamo trovare l’equilibrio tra il ritornare a scuola minimizzando i rischi e chiedere sacrifici alle famiglie. L’importante è tornare a scuola sapendo che è un anno straordinario”.

Tanta incertezza quindi per l’inizio di questo nuovo anno scolastico, ma anche entusiasmo, quello degli studenti che dopo lunghi mesi di lockdown, vogliono tornare ad incontrare i propri compagni. L’importante per tutti è farlo in sicurezza.

Proprio con questo obiettivo, il quotidiano il Messaggero, ha chiarito, grazie all’aiuto di alcuni esperti, i dubbi più frequenti che preoccupano genitori e alunni al via della ripresa scolastica. Vediamoli insieme.

1. Il ritorno a scuola è davvero sicuro?

Si. Purché tutti tengano a mente e rispettino le misure di sicurezza anti contagio, a scuola e fuori.  Anche i più piccoli dovranno essere accompagnati in questo percorso dagli adulti e dagli insegnanti attraverso una comunicazione lineare e rassicurante, facendo leva, perché no, sulla loro creatività.

2. A chi spetterà il compito di misurare la temperatura? Con la tosse si potrà andare a scuola?

La temperatura corporea degli studenti dovrà essere misurata la mattina, a casa, prima di andare a scuola. Questo per evitare il diffondersi del contagio, nel tragitto e sui mezzi di trasporto per raggiungere la scuola e nell’attesa di entrare in aula.

È sempre meglio tenere a casa e contattare il pediatria qualora nostro figlio abbia sintomi quali:  tosse, raffreddore, diarrea o febbre.

3. Ci sarà un test specifico per i più piccoli? Occorre vaccinare i bambini contro l’influenza?

Non ci sono ancora indicazioni certe sullo screening a scuola. Si ipotizza che i più piccoli possano essere sottoposti a test salivari, meno invasivi del tampone nasale, da ripetersi a campione, più volte durante l’anno scolastico, previa autorizzazione dei genitori.

In merito al vaccino è bene che tutti i bambini superiori ai 6 mesi, che presentino un alto rischio di complicanze o ricoveri a seguito dell’influenza siano vaccinati.

4. Tutti gli studenti dovranno usare le mascherine?

Tranne i bambini al di sotto dei 6 anni e gli alunni con disabilità incompatibili con l’uso prolungato delle mascherine, tutti gli studenti dovranno utilizzarle.

Solo qualora, sia garantito il distanziamento, potrà essere tolta quando si è seduti al banco.

Per quanto riguarda la scelta, le mascherine chirurgiche sono le più traspiranti e quindi possono essere utilizzate a lungo, anche dai più piccoli, senza problemi. In ogni altro caso la regola è che la trama sia sufficientemente fitta da trattenere le goccioline di saliva.

5. Cosa accade se in classe c’è un positivo al Covid?

Qualora si presenti un caso sospetto in classe, lo studente sarà isolato in una stanza predisposta. Sarà compito del referente Covid avvisare la famiglia che andrà a prendere il ragazzo a scuola, lo porterà a casa e allerterà i medici. In caso di positività la ASL allerterà i contatti del malato e valuterà la messa in quarantena.

Il responsabile Covid di istituto sarà un membro interno della scuola, opportunamente formato che avrà tra gli altri, il compito di relazionarsi con le Asl e di monitorare le assenze verificando percentuali superiori al 30%.

6. Didattica a distanza: le assenze on line si calcolano?

Si. Le assenze on line sono da considerarsi vere e proprie assenze.

Qualora invece lo studente abbia difficoltà di connessione dovrà avvisare del problema la scuola e nel caso in cui non disponga di tablet, pc e connessione, l’istituto scolastico dovrà farsi carico del problema, avendo ricevuto fondi specifici per questo tipo di intervento.

7. Ci sarà l’ora di educazione fisica? Si potrà fare sport dopo la scuola?

Si. A scuola, anche quest’anno è prevista l’ora di educazione fisica, ma come per lo svolgimento dello sport pomeridiano è preferibile prediligere attività all’aria aperta, mentre al chiuso dovrà essere garantiti distanziamento ed areazione. Anche nelle visite agli amici si consiglia di non formare gruppi al di sopra di 2/3 bambini, utilizzare la mascherina se non è possibile mantenere il distanziamento e lavarsi spesso le mani  oltre che  disinfettare giochi e oggetti.

8. Saranno abolite gite e ricreazione?

La ricreazione si farà ma, nella maggior parte dei casi, in classe, seduti al banco. Le scuole potranno però organizzare più turni di ricreazione all’aria aperta in cortile o in giardino. Le gite si potranno svolgere in primavera, se la curva dei contagi lo permetterà, ma solo in località artistiche in prossimità delle scuole.

9. Le lezioni perse saranno recuperate?

No. Ad oggi si ipotizza l’impossibilità di recuperare le lezioni perse in questa prima fase di avvio, perché la riduzione di orario scolastico deriva dall’assenza di spazi idonei e di docenti.

10. E il tempo pieno?

Il tempo pieno sarà garantito appena vi saranno le risorse e da quel momento sarà attivato anche il servizio mensa. In assenza dello spazio necessario,  i ragazzi mangeranno in classe. Prima del pranzo, mentre gli studenti saranno in bagno, gli addetti alle pulizie igienizzeranno i banchi. Bisognerà inoltre sanificare il materiale utilizzato.