Se ha una famiglia… perché darlo in adozione?

Se ha una famiglia… perché darlo in adozione?
Questa è la domanda che mi è stata posta poco tempo fa da una persona alla quale stavo raccontando la storia del piccolo che abbiamo in affido.
Nella mia testa le emozioni della rabbia e della calma si sono guardate in faccia.
La prima ha detto: “Adesso gliene dico due, a questa qui che non capisce proprio niente!!! Perché darlo in adozione?”. L’altra in modo molto pacato ha commentato: “Lascia stare, non perdere tempo con queste persone, non serve a niente!”
Così, dalla mia bocca sono uscite queste parole con un tono tra il pacato e l’arrabbiato :”Perché chi l’ha messo al mondo non si sa prendere cura di lui in modo completo”.

Ho accennato un sorriso e me ne sono andata via.

Trovo che sia davvero sconfortante doversi scontrare ancora con questa ignoranza (nel senso che la gente “ignora” la questione), con questa superficialità, con questa rottura di scatole del famoso “legame di sangue”!
Ancora oggi c’è chi pensa che ogni bambino debba stare con le persone che lo hanno generato perché il loro sangue è uguale e quel legame è indissolubile!
E ogni volta questa cosa mi fa congelare, mi blocca, mi paralizza… Ma come si fa a pensare che un bambino possa vivere bene in quella situazione di degrado e deprivazione solo per via del sangue che ha in comune con loro?
Allora mi viene ancora di più una gran voglia di gridare a gran voce che l’adozione è una cosa meravigliosa, che poter essere veramente figlio è meraviglioso.
E, dunque, perché non dare la possibilità a questi bambini di sentirsi veramente figli?
È molto difficile cambiare un’idea radicata nel tempo!
È davvero difficile… ma ce la faremo!!!