Senza soldi e senza bambini: 60 famiglie adottive rischiano di perdere tutto

mano lasciata200Si decide martedì 10 dicembre il destino di Airone, la onlus di Albenga, Savona, che la Commissione per le Adozioni Internazionali ha chiuso e riaperto più volte, negli ultimi mesi, per presunte irregolarità. Alla decisione è appesa anche la sorte di ben 60 coppie che avevano avviato con l’associazione le pratiche di adozione internazionale (per lo più di bambini provenienti dalla Russia), e che adesso rischiano, dopo aver affrontato un lungo iter, di dover ricominciare tutto da capo.

La vicenda ha avuto inizio il 19 marzo scorso, quando la CAI decise di chiudere L’Airone, con conseguente cancellazione dall’Albo degli Enti Autorizzati; fra annullamenti da parte del Tar, nuove chiusure da parte dell’Autorità, ripensamenti e rinvii, si è giunti infine alla riunione indetta per il 10 dicembre, che dovrebbe dare un verdetto definitivo.

In ballo non c’è solo la sopravvivenza dell’ente, ma l’investimento fatto dalle famiglie, che già hanno saldato quasi per intero i conti per le spese di adozione dei bambini: si parla di cifre anche prossime ai 30.000 euro. Non solo, alcune di queste coppie hanno già potuto conoscere i propri bambini, che a questo punto potrebbero perdere per sempre. Per questo motivo, una delegazione di genitori adottivi coinvolti nel caso sarà presente a Roma, nella speranza di far valere le proprie ragioni e i propri diritti.