Tessandra Lo Cicero e il suo quadro Nuova Vita

Settimana di sensibilizzazione sull’accoglienza e sull’adozione: voci, storie e nuovi sguardi

“Essere genitori significa amare con il cuore.” Famiglie, figli adottivi e professionisti riuniti a Bolzano per superare stereotipi e valorizzare la bellezza dell’accoglienza

Si è tenuta presso il Centro Pastorale di Bolzano la presentazione della Settimana di sensibilizzazione sull’accoglienza e sull’adozione. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere alla popolazione l’adozione internazionale, illustrandone le novità e offrendo informazioni utili a superare alcuni stereotipi ancora diffusi. Protagoniste della serata sono state le famiglie adottive e i loro figli, che attraverso le loro testimonianze hanno raccontato l’adozione vissuta nella quotidianità.

La presentazione della settimana

Valentina Lazzarotto ha parlato dei suoi figli, oggi adolescenti, che ogni giorno affrontano la vita dando il meglio di sé. Il maggiore, proveniente dalla Cambogia, ha un grande talento nella manualità, è generoso e premuroso; il suo carattere tranquillo lo aiuta ad affrontare con serenità la vita di tutti i giorni. Il secondogenito, originario della Cina, è invece una promessa sportiva nel settore giovanile del salto con gli sci: quest’anno parteciperà all’apertura delle Olimpiadi della Neve. Nella sua determinazione si ritrovano le sue origini. La terzogenita, figlia biologica, chiede spesso alla mamma perché lei non sia nata in luoghi esotici come i fratelli. Vivere con tre adolescenti significa affrontare alti e bassi, ma forte è il legame che li unisce e il loro sentirsi pienamente famiglia.
La coppia Achammer ha condiviso la propria esperienza parlando della bellezza dell’adozione, un atto d’amore che porta soprattutto tanta gioia. Il loro desiderio di adottare è nato quando erano giovani e, dopo la nascita del loro figlio biologico, hanno coronato il loro sogno accogliendo una bambina dal Burundi. Con la loro testimonianza hanno incoraggiato le coppie a non temere l’adozione: troppo spesso, infatti, si parla principalmente delle difficoltà, lasciando poco spazio alla gioia che questo percorso può portare.
Alessia Demelas, mamma adottiva di un bambino proveniente dal Perù, ha posto l’attenzione sulla straordinaria capacità dei bambini di fidarsi dei nuovi genitori e di tornare ad amare affidandosi a loro. Ha però sottolineato anche le difficoltà incontrate nel contesto scolastico, dove non sempre è facile far comprendere paure e reazioni tipiche del vissuto adottivo. Il bambino ha portato grande gioia in famiglia e ha trovato il suo equilibrio, ma resta ancora molto da fare nel dialogo con la scuola.
A portare la voce dei figli adottivi è stato Artiom Cecchetti, adottato in Moldavia molti anni fa e oggi laureando in Filosofia. Raccontando la sua storia, ha evidenziato l’importanza di preparare i bambini all’adozione: lui, infatti, si è trovato da un giorno all’altro con una nuova famiglia, ma nonostante lo smarrimento iniziale ha saputo fidarsi perché ha percepito molto amore. Ha riflettuto anche sul significato dell’essere figli, spesso messo in discussione da domande ingenue come “Vi sentite genitori veri?”, che mettono in imbarazzo per la loro banalità. Essere genitori, ha ricordato, significa amare con il cuore.

Arte e accoglienza

La mattinata si è conclusa con un suggestivo accostamento tra adozione e arte. L’artista Tessandra Lo Cicero ha infatti guidato i partecipanti alla scoperta del suo quadro Nuova Vita, illustrandone le varie fasi creative e svelando l’opera completata. Il dipinto raffigura l’arcangelo Gabriele, protettore dei bambini e considerato un “Custode Luminoso dell’Innocenza”. L’arcangelo veglia su un albero dalle radici profonde, simbolo dei legami intrecciati nell’adozione; sul tronco prende forma l’immagine di una coppia che, con il proprio amore, accoglie il volto di una bambina. L’opera ha suscitato un lungo e caloroso applauso da parte del pubblico.
Oggi la settimana prosegue con un flash mob nella Valle, dove i bambini delle scuole elementari e della scuola dell’infanzia ci attendono per danzare insieme e partecipare al laboratorio creativo.