Si può andare a scuola con raffreddore e tosse? Cosa prevede il Miur?

In presenza di sintomi da raffreddamento è sempre buona norma contattare il pediatra o il medico di famiglia.

Ad ottobre, con il primo calo delle temperature, iniziano ad affacciarsi, come ogni anno, i malanni stagionali più comuni, come tosse o raffreddore.

Ma questo 2020 non è un anno come gli altri e molti genitori si chiedono se i propri figli, in presenza di sintomi da raffreddamento ma in assenza di febbre potranno comunque andare a scuola.

La risposta sembra essere negativa.

Con tosse e raffreddore è meglio rimanere in casa. Vediamo perché.

Quali sono le indicazioni del Ministero della Salute e del Miur?

Il Ministero della Salute indica tra i sintomi “più comuni” che una persona affetta da coronavirus potrebbe presentare: febbre pari o superiore a 37,5 gradi, brividi, tosse, difficoltà respiratorie, raffreddore o naso che cola, mal di gola, perdita improvvisa o diminuzione dell’olfatto e del gusto e diarrea, soprattutto nei bambini.

Il Miur, all’interno del portale “Rientriamo a scuola” sottolinea come il Protocollo di sicurezza e le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico prevedano l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5 gradi o altri sintomi simil-influenzali.

Tra questi, come abbiamo visto, potrebbe essere ricompreso anche il raffreddore.

Alla presenza di sintomi è sempre comunque buona norma contattare il pediatra o il medico di famiglia che potranno consigliare il genitore su come procedere al meglio.