Silvia Cappelli in gara per il premio internazionale di volontariato: “Tendere una mano all’altro”

silvia-cappelliC’è anche la 31enne Silvia Cappelli di Amici dei Bambini tra i 9 candidati ad aggiudicarsi il premio internazionale di volontariato indetto dal Focsiv. Alla giovane volontaria originaria di Civitella, in provincia di Forlì, la testata giornalistica “Forlì Today” ha dedicato il seguente articolo, che riportiamo integralmente.

 

In occasione della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, che ricorre il 5 dicembre, la Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario promuove ogni anno, dal 1994, il Premio del Volontariato Internazionale, dedicato a quanti si contraddistinguono nell’impegno contro ogni forma di povertà ed esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni donna e uomo,dimostrando così impegno costante a favore delle popolazioni dei Sud del mondo. Quest’anno tra i 9 candidati c’è anche la 31enne Silvia Cappelli, di Civitella.

Questa giovane volontaria ha già 8 anni di esperienza fra Asia e Africa. Prima una Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, poi l’avventura di fondare un’associazione – Laboratorio Mondo – che si occupa di accoglienza e integrazione dei migranti nel territorio provinciale e di turismo responsabile nel Sud Est Asiatico. Da un anno e mezzo con Ai.Bi.– Amici dei Bambini, corre dovunque ci sia bisogno di lei per proteggere i bambini più vulnerabili: gli orfani, gli abbandonati e quelli maltrattati. Ora si trova in Nepal dove quasi due milioni di bambini sono vittime traumatizzate e a rischio di sfruttamento a causa del terremoto del 25 aprile e successive scosse.

Ha scelto questo lavoro per due motivi, si legge sul suo profilo di presentazione per il Premio: “Il primo, quello emotivo. Mai come ora stiamo assistendo a indicibili crisi umanitarie nei quattro angoli del globo, non è possibile stare a guardare e ignorare quanto sta accadendo. La nostra coscienza ci impone di agire e tendere una mano all’altro, se vogliamo considerarci esseri “umani”. Il secondo, quello professionale. Quello del cooperante è un lavoro difficile e stimolante. Bisogna essere in grado di sentirsi a proprio agio di fronte ad un Ministro di un paese straniero tanto quanto di fronte al quadro elettrico dell’ufficio che prende fuoco senza apparente motivo. Ci si trova di fronte a problemi enormi che non si possono risolvere nella totalità, ma si può contribuire a diminuirli giorno per giorno”.

Le candidature sono state raccolte tramite brevi video di presentazione del candidato, realizzati dalla sua organizzazione di appartenenza. Anche le votazioni, che proseguono fino al 7 settembre, sono condotte online e i vincitori di entrambe le categorie saranno selezionati dalla Giuria tra i primi quattro finalisti scelti dal pubblico, nella categoria Volontario Internazionale.