Siria. A Idlib una famiglia sfollata su tre presenta una donna incinta. Catastrofe umanitaria

Il forno di Ai.Bi. nella zona degli scontri garantisce pane a 1150 famiglie. #Nonlasciamolisoli

Ci sono migliaia di donne incinte, neonati e bambini vulnerabili tra coloro che fuggono dai bombardamenti nell’area del Governatorato di Idlib nella Siria nord-occidentale. Lo sostiene l’organizzazione World Vision. In particolare, secondo l’agenzia, le donne incinte inciderebbero per un terzo sul numero delle famiglie sfollate, mentre il 51% di queste includerebbe una donna in fase di allattamento.

I bombardamenti aerei intensi e i bombardamenti di artiglieria a Idlib hanno già provocato lo sfollamento di più di 330mila persone, di cui almeno la metà sono bambini. Il 18 giugno l’ONU ha avvertito che almeno 230 civili, tra cui 69 donne e 81 bambini, sono stati uccisi nel conflitto nelle ultime sei settimane. Mark Lowcock, il capo umanitario delle Nazioni Unite, ha detto al Consiglio di sicurezza che il mondo sta affrontando “un disastro umanitario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi”.

Le donne incinte e che allattano, al fianco dei bambini, sono tra i soggetti più vulnerabili in situazioni di crisi come questa. Senza accesso alle strutture sanitarie o igienico-sanitarie di base, le loro possibilità di mantenere i bambini in buona salute sono significativamente ridotte.

Pur di fronte a questo grave contesto, Ai.Bi. – Amici dei Bambini è presente in Siria dal 2013 e sta attualmente operando con un importante progetto di sicurezza alimentare, in partnership con la locale organizzazione Kid’s Paradise. Con un forno realizzato nella località di Kafr Rumah, l’organizzazione sta garantendo pane a 1150 famiglie e non ha interrotto la produzione neppure a fronte dei recenti bombardamenti.

Per sostenere il progetto di Amici dei Bambini, messo in difficoltà dalla crescente intensità degli scontri nei pressi di Idlib, si possono effettuare donazioni attraverso la campagna “Non lasciamoli soli”, dedicata alle prime vittime di questo ennesimo e orribile conflitto: i bambini e le loro madri.