Siria. Cosa vuol dire vivere in una tenda da sfollati, quando scoppia un incendio?

Le testimonianze di Ai.Bi. tra le famiglie sfollate del nord-ovest. Anche nei momenti più difficili l’#Accoglienzanonsiferma

Cosa vuol dire vivere in una tenda all’aperto? Lo sanno, purtroppo, molto bene gli oltre 900mila sfollati interni della Siria nord-occidentale, di cui mezzo milione sono bambini, vittime innocenti di un conflitto interminabile che neppure la pandemia da Coronavirus ha saputo arrestare. Ai.Bi. – Amici dei Bambini, con il partner locale Kids Paradise, è l’unica realtà solidale italiana presente in quei territori e può portare una testimonianza di cosa possa accadere in una situazione così difficile ed estrema.

Nel giro di pochi giorni, infatti, due incendi hanno pesantemente colpito le famiglie sfollate nel nord ovest della Siria dove Ai.Bi. opera dal 2014. Venerdì 15 maggio 2020 quattro tende sono state completamente bruciate nel campo degli sfollati interni di Al Salam, situato nel villaggio di al Sheikh Yousef nella periferia occidentale del governatorato di Idlib, quando è scoppiato un incendio nel campo dovuto a un uso improprio di fornelli da campo, esponendo gli sfollati a ulteriore sofferenza.

Siria. Vivere in una tenda: il dramma degli incendi degli ultimi giorni

La SNHR (Network Siriano per i Diritti Umani) riporta anche che un grave incendio è scoppiato il 16 maggio 2020 nel campo degli sfollati interni di Al Sadaqah, uno di un gruppo di campi nell’area di Deir Hassan nella periferia nord del governatorato di Idlib, danneggiando gravemente almeno 20 tende nel campo. L’incendio è stato causato da un corto circuito elettrico.

Questi tristi eventi sono più comuni di quanto non si pensi, almeno due civili sono stati uccisi in sette incendi nelle ultime tre settimane nelle tendopoli nella zona di confine tra Turchia e Siria, secondo fonti locali. Per far fronte a questa tragedia all’interno della tragedia la comunità umanitaria, di cui Ai.Bi fa parte, si impegna a raccogliere l’appello del Network Siriano per i Diritti Umani che invita le organizzazioni di soccorso internazionali a supportare i residenti dei campi attraverso distribuzioni di beni essenziali e fornitura di tende per i casi di emergenza.

Nell’ultimo anno Ai.Bi ha distribuito oltre mezzo milione di razioni di pane a famiglie vulnerabili siriane oltre a distribuire kit igienici nei campi di sfollati al fine di prevenire la diffusione del Covid-19. L’ultimo intervento è stato realizzato nel campo di Alwiaam tra Batabo e Killi nel distretto di Maarat Tamisren, dove vivono oltre 150 famiglie. Questo campo un anno fa nemmeno esisteva, oggi quasi mille persone vivono stipate in un centinaio di tende. Le persone che popolano questo campo appartengono in maggioranza a una grande famiglia originaria di una cittadina rurale a poche decine di chilometri da Alwiaam. Sono per lo più bambini e donne, i pochi uomini si dedicavano all’agricoltura o al commercio al dettaglio. Oggi a causa di una guerra troppo lunga non hanno nessun mezzo di sostentamento.

Con la campagna “Emergenza Coronavirus. L’#Accoglienzanonsiferma”, Ai.Bi. continua a portare conforto a queste famiglie martoriate. Ma, per continuare a farlo, ha bisogno del tuo supporto. Ogni gesto, anche il più piccolo, può essere importante.

Dona subito: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/