Siria. Due famiglie uccise dalle bombe a Idlib, mentre si prepara un’ampia offensiva. Ai.Bi. presente per garantire pane nelle “zone calde”

Anche tu puoi aiutare i bimbi siriani, le prime vittime di questo terribile conflitto. #Nonlasciamolisoli

Sarebbe di 11 civili uccisi, tra cui tre bambini, e 15 feriti il bilancio di raid aerei che sono stati portati a termine contro una località nel nord-ovest della Siria, nella zona del Governatorato di Idlib, nei giorni precedenti il 13 luglio. A riferirlo è l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (ONDUS) L’Osservatorio precisa che due famiglie sono state uccise dai bombardamenti che hanno preso di mira un campo di sfollati vicino a Khan Shaykhun, a sud-est di Idlib. Altre vittime si sono registrate a sud e a ovest di Idlib, capoluogo dell’omonima regione ribelle.

Secondo l’agenzia di stampa Nova, inoltre: “Un gran numero di militari dell’Esercito arabo siriano (Saa) è stato dispiegato nelle ultime ore nella parte nord-occidentale della Piana di al Ghaab, nel nord-ovest della Siria. Lo riferiscono fonti militari citate da ‘al Masdar’, secondo cui tali movimenti indicano l’imminente lancio di un’ampia offensiva delle forze governative”.

Così, mentre proseguono le operazioni belliche, e nonostante a settembre del 2018 Turchia e Russia abbiano siglato un accordo per la demilitarizzazione del governatorato e l’espulsione dei gruppi radicali, la popolazione civile di Idlib continua a soffrire per la guerra. A farne le spese soprattutto i più deboli, donne e, purtroppo, bambini. Secondo l’agenzia World Vision, le donne incinte inciderebbero per un terzo sul numero delle famiglie sfollate sul territorio, mentre il 51% di queste includerebbe una donna in fase di allattamento.

Nonostante un contesto così drammatico, Ai.Bi. – Amici dei Bambini è presente in Siria dal 2013 e sta attualmente operando con un importante progetto di sicurezza alimentare, in partnership con la locale organizzazione Kid’s Paradise. Con un forno appositamente realizzato, l’organizzazione sta garantendo pane a 1150 famiglie e non ha interrotto la produzione neppure a fronte dei più recenti bombardamenti. L’ultimo, quello segnato da ONDUS, è avvenuto a nord-est di Maarat al Numar, dove si svolge il progetto di Ai.Bi.

Le persone che vivono nella zona sono ormai abituate ai bombardamenti e non hanno alternativa. Piuttosto che vivere sotto gli ulivi all’aperto, decidono di vivere in casa, sapendo di correre il rischio di morire. Il pane viene distribuito dalle 7 alle 10, gli attacchi aerei iniziano intorno alle 11.

Anche tu puoi sostenere il progetto di Amici dei Bambini, che prosegue nonostante l’intensificarsi violento degli scontri: si possono effettuare donazioni attraverso la campagna #Nonlasciamolisoli, dedicata alle prime vittime di questo ennesimo e orribile conflitto, che sono, come sempre i bambini.