Siria. Gaia Amaral in prima linea per la campagna di prevenzione all’emigrazione di Ai.Bi. “Aiuta i bambini e le loro famiglie a non sfidare il mare”

gaia01 apirleSad a distanza Siria. “Io non voglio andare via è la campagna di sostegno a distanza promossa da Ai.Bi. Se anche tu li aiuti, i bambini e le loro famiglie possono vivere in Siria senza essere costretti a sfidare il mare. Io Gaia Amaral ho fatto un sostegno a distanza! Fallo anche tu. Visita il nostro sito www.aibi.it

Poche e chiare righe per esprimere un concetto semplice ma in grado di salvare tante vite umane. I bambini e la famiglie siriane non vogliono lasciare la propria terra, vogliono crescere e vivere là dove hanno le loro radici. Non vogliono affrontare viaggi estenuanti, delle vere e proprie odissee dall’epilogo molte volte drammatico. Non vogliono sfidare il mare senza alcuna certezza di arrivare sani e salvi.

Vogliono piuttosto essere aiutati a vivere in sicurezza e in modo dignitoso nella loro terra: la Siria. E bisogna crederci se a dirlo sono proprio i bambini, le mamme e gli operatori che vivono e lavorano ogni giorno fianco a fianco con loro.

Come gli operatori di Ai.Bi che insieme ai partner locali siriani, sono attivi con interventi di prima e seconda emergenza tra Aleppo, Idblib e Binnish con la campagna di sostegno a distanza per la prevenzione dell’emigrazione Io non voglio andare via.

Grazie a questi interventi  Ai.Bi. ha dato inizio alla distribuzione di razioni alimentari nei villaggi di Atarib e Termanin, nella provincia di Aleppo, a favore di quelle famiglie siriane che hanno perso tutto, ma, nonostante questo, hanno deciso di restare nella propria terra e di non sfidare il mare, che troppo spesso, anziché  verso una nuova vita, li porta sul fondo degli abissi.

Nell’ambito della campagna di sostegno a distanza per la prevenzione dell’emigrazione Io non voglio andare via, gli operatori di Ai.Bi. hanno portato 671 razioni alimentari ad altrettanti uomini, donne e bambini siriani, di cui 438 ad Atarib e 233 a Termanin. Si tratta di razioni “ready to eat”, ovvero alimenti pronti per il consumo, pensati appositamente per gli sfollati interni: persone che, non avendo più una casa, non hanno neppure la possibilità di cuocere i cibi. Ogni razione è sufficiente per il sostentamento di una persona per 5 giorni e comprende:  un chilo di pane, 890 grammi tra tonno, sardine e carne in scatola, 480 grammi di formaggio, 360 di carne in scatola, 500 di olive, 50 di sale, un chilo e 600 grammi di hummus, oltre a 4 litri e mezzo di acqua potabile e 600 millilitri di succo d’arancia.

Entro il 25 aprile saranno distribuite 17.460 razioni alimentari, di cui 11.400 nel villaggio di Atarib e 6.060 in quello di Termanin, a un totale di oltre 3.000 sfollati. Ogni beneficiario riceverà una razione di cibo a scadenze regolari di 5 giorni, potendo contare quindi su un sostegno alimentare costante da parte di Amici dei Bambini.

Ma l’intervento di Ai.Bi. in Siria non si ferma qui. Sempre nell’ambito della campagna Io non voglio andare via, prosegue infatti la distribuzione mensile di ceste alimentari a 90 famiglie in diverse località nella zona di Binnish, nel nord ovest del Paese (guarda il video).

Tutto ciò è reso possibile dal sostegno a distanza, il mezzo più efficace per offrire il proprio contributo a quella parte, assolutamente maggioritaria, della popolazione siriana che non vuole lasciare la propria terra. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che a fronte di 9.500 profughi che ogni giorno tentano di lasciare il Paese, ci sono 6,5 milioni di sfollati interni, di cui la metà è composta da bambini, costretti dalla guerra a spostarsi da una provincia all’altra pur di non abbandonare il Paese. Quello che fino a 5 anni fa era un luogo frequentato da turisti e pellegrini, oggi ha 13,5 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria.

Per questo a difesa dei più fragili, scendono in campo i nostri testimonial, come Gaia Amaral che come dice nel video, ha già fatto il suo sostegno a distanza e invita a seguire il suo esempio. Pochi euro che possono garantire la continuità di un aiuto.

Per ridare speranza a una parte di queste, Ai.Bi. è presente sul territorio: con il tuo contributo, sotto forma di Sostegno a Distanza, il loro sogno di un futuro nella propria terra potrà diventare realtà.

 

 Per vedere il video di Gaia clicca qui https://www.youtube.com/watch?v=JfXHs3PUMCY