Siria, Giacomo Argenton (Ai.Bi.): “Portando il gioco rompiamo l’assedio della paura: per qualche ora al giorno i bambini siriani possono mettersi alle spalle gli orrori della guerra”

2016-09-25-13-21-32Dopo un’estate turbolenta e violenta che non ha risparmiato i bambini, l’assedio delle città siriane persiste, così come l’incertezza di ciò che il domani riserverà, ma le attività avviate da Amici dei Bambini con il partner locale Ihsan RD possono continuare.

Tre anni di assedio non si possono cancellare dalla memoria di un bambino con “solo” quattro mesi di lavoro ma qualcosa sta incominciando a cambiare.

“Vivere in queste condizioni è stressante – racconta Giacomo Argenton, country coordinator di Ai.Bi. in Siria -. Le credenze si svuotano sempre troppo in fretta, le mura vibrano a giorni alterni. Uscire e passeggiare per strada è un privilegio, spesso, per i più coraggiosi. Ma i nostri 91 operatori, preparati con un apposito progetto di formazione, nonostante lo stress e l’incertezza, sanno che il loro lavoro è fondamentale affinché gli 873 bambini raggiunti fino ad oggi con sessioni di supporto psicosociale abbiano un’infanzia e un’adolescenza migliore”.

Questo tipo d’intervento prevede sessioni di giochi, sport, arte e supporto specializzato.

Con queste attività, ogni giorno per qualche ora, circa 360 bambini possono lasciarsi alle spalle tutto l’orrore e la paura che vivono da troppo tempo. “Lo scopo è quello di cercare di fargli riacquistare fiducia e  confidenza l’un l’altro – spiega ancora Argenton -, di creare complicità con i propri compagni affinché il legame di amicizia che si crea tra di loro sia una risorsa ulteriore per poter affrontare e superare in maniera positiva i traumi che conseguono dalla quotidiana testimonianza di un conflitto privo di ogni logica che perdura da circa 6 anni”. L’obiettivo è quello di promuovere un senso di sicurezza, di calma, di utilità per sé stessi e per la comunità, di connettività con il prossimo e, soprattutto, di speranza. In poche parole si cerca di stimolarne la resilienza, e quindi l’abilità di adattarsi e reagire positivamente alla situazione nella quale si trovano con le poche o nulle risorse che hanno a disposizione.

Attraverso l’aspetto ludico e creativo si può lavorare per ridurre le paure e tramite il dialogo con il nostro staff, invece si cerca di tirare fuori tutti i sentimenti che, mescolati dentro i giovani animi dei più vulnerabili, causano problemi al loro sviluppo psico-emotivo.

“Dare loro questo supporto, regalare sprazzi di normalità è un lavoro vero e proprio – è la testimonianza di Argenton -, un lavoro fondamentale affinché questi bambini possano crescere e portare con sé ricordi che non siano solo paura e devastazione ma anche amicizia, gioia, spensieratezza e speranza”.

Affinché questo supporto non venga meno anche nel contesto domestico, i nostri operatori stanno lavorando per aumentare la consapevolezza dei genitori in merito ai rischi e alle problematiche che i loro piccoli si trovano ad affrontare. Attraverso delle sessioni settimanali i nostri operatori cercano di introdurre argomenti delicati e complicati, come l’importanza dell’educazione, riconoscere se il bambino vive in una condizione di stress emotivo e a chi fare riferimento, impedire che i propri figli vengano coinvolti in strategie di adattamento nocive e spesso irreversibili come il lavoro minorile o i matrimoni delle spose bambine. Cerchiamo anche di spiegare come comunicare in maniera adeguata, quali parole utilizzare e come poter spiegare determinate situazioni critiche, come attacchi, perdite famigliari o il fatto che manchi il cibo.

Questo approccio a 360° ci consente di lavorare per formare e definire un ambiente per quanto possibile protetto e sicuro che vada ad aiutare i bambini, che rimangono sempre e comunque i più innocenti e vulnerabili.

Tutto questo è possibile anche grazie al sostegno di tutti noi. Se vuoi continuare ad aiutarci nel donare una speranza per il futuro a tanti bambini siriani, puoi effettuare anche tu una donazione libera per la campagna Bambini in Alto Mare o un versamento al conto corrente postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini. In questo modo, potrai mettere anche un mattoncino nel nuovo ambizioso progetto di Ai.Bi. in Siria: la realizzazione di un ospedale pediatrico  in condizioni di sicurezza, ricavato sotto una collina.