Siria. Guerra, terremoto e povertà: dalla terra può rinascere la speranza

Una della zone più colpite dal terremoto è la regione di Idlib, già da tempo una delle più martoriate dalla guerra ormai decennale che si combatte in Siria. Qui Ai.Bi. porta il suo aiuto grazie al progetto di sostegno alle attività agricole

Non bastavano guerra e povertà a rendere estremamente complesse le condizioni di vita delle famiglie siriane. Ora, ci si è messo anche il terribile terremoto che ha devastato le aree del sud della Turchia e del Nord Ovest della Siria, ad accanirsi sulla popolazione già stremata.
Tra le zone più colpite vi è anche la regione di Idlib, da tempo una delle più martoriate dalla guerra ormai decennale che si combatte in Siria e una delle ultime aree ancora in mano ai ribelli che si oppongono al regime di Assad e, per tale motivo, più difficile da raggiungere e in cui i bisogni si fanno sentire con ancora maggiore urgenza.

Lì, da ormai diversi anni, si concentra l’attività di sostegno alla popolazione realizzata da Ai.Bi. in collaborazione con il suo storico partner locale Kids Paradise. Aiuto oggi più che mai importante per ridare fiducia alla popolazione più vulnerabile.
In particolare, assieme al suo partner locale Kids Paradise, Amici dei Bambini sta implementando un progetto riguardante il “rafforzamento della resilienza attraverso l’assistenza umanitaria e il sostegno alle attività agricole nella Siria nord-occidentale”.

Continuiamo a conoscere più da vicino i beneficiari che sono stati selezionati per partecipare al progetto:

Alia Mubarak

Mi chiamo Alia Mubarak, del villaggio di Ain Al-Hamra, ho 55 anni e sono la capofamiglia di una famiglia numerosa composta da 6 figli. Mio marito è malato e non può lavorare, quindi sono io l’unica a provvedere ai bisogni dei mei figli. Ora sono una beneficiaria del progetto sul grano e ho ricevuto le sementi e il primo cesto agricolo. Finalmente potrò seminare il mio campo e raccoglierò un reddito sufficiente a soddisfare i bisogni di mio marito e dei miei sei figli.

Naasan Hajj Ibrahim

Mi chiamo Naasan Hajj Ibrahim, del villaggio di Abu Al-Zubair e ho 54 anni. Da solo mantengo una numerosa famiglia composta da dieci persone. Ho ricevuto i semi di grano e il primo cesto agricolo da Ai.Bi. e l’organizzazione Kids Paradise, nell’ambito del progetto grano 2, e finalmente, potrò coltivare il mio campo e soddisfare i bisogni della mia numerosa famiglia.

Abd al-Latif al-Hamoud

Mi chiamo Abd al-Latif al-Hamoud, ho 50 anni e 9 figli. Sono un agricoltore del villaggio di Abu al-Zubayr. Non ho avuto la possibilità di assicurare le esigenze di base della mia numerosa famiglia fino a quando non sono diventato un beneficiario del progetto sul grano. Ho ricevuto i semi di grano e il primo cesto agricolo  e d’ora in poi potrò coltivare il mio campo per ottenere un reddito sufficiente e aiutare la mia famiglia e garantire loro i requisiti minimi di vita.

Fatim Al-Hamdo

Sono Fatim Al-Hamdo, del villaggio di Abu Al-Zubair, ho 60 anni, sono vedova e ho 5 figli. Ho ricevuto i semi di grano e il primo cesto agricolo da Ai.Bi. e dall’organizzazione Kids Paradise nell’ambito del progetto grano 2. Finalmente, potrò essere autosufficiente e affrontare le dure esigenze di vita coltivando il mio campo per ottenere un buon prodotto  e un reddito sufficiente per sostenere la mia famiglia.

Siria. Il sostegno per le famiglie di Idlib

Chiunque può contribuire in ogni momento alle attività portate avanti in Siria da Ai.Bi. e Kids Paradise, decidendo di accompagnare con  un’Adozione a Distanza una famiglia siriana con soli 0,83 centesimi al giorno.