Siria. Idlib: il bollettino di guerra non accenna a finire e Ai.Bi. c’è!

Non lasciamoli soli: con il Sostegno a Distanza di Amici dei Bambini puoi garantire conforto alla popolazione locale

In Siria l’ondata di violenza degli ultimi due mesi sta mettendo a dura prova le vite dei civili oltre che alle poche infrastrutture ancora operative. Le fonti riportano che dal 15 al 23 gennaio almeno 81 civili hanno perso la vita di cui 34 minori in seguito di attacchi aerei e operazioni terrestri di entrambe le parti in conflitto.

Di questi, otto civili di cui quattro donne e due minori sono stati uccisi nella città di Aleppo e 44 civili tra cui sette donne e 24 bambini sono stati uccise nella sola zona rurale occidentale di Aleppo. Solo il 15 gennaio, secondo quanto riferito, sono state effettuate circa 100 incursioni aeree nella zona di Idlib e oltre 28 bombe a botte sono state sganciate su aree come Ma’arrat An Nu’man e Kafruma, dove fino a pochi mesi fa operavano i nostri forni. In totale 21 villaggi di Idlib sono stati colpiti da attacchi aerei, di cui sei hanno anche subito bombardamenti da parte dell’artiglieria.

Secondo quanto riferito, 19 civili sono stati uccisi e almeno 68 sono i feriti in seguito ad attacchi aerei in un’area industriale e in un mercato nella città di Idlib. Inoltre, decine di persone sono rimaste ferite da un attacco aereo in un mercato nella città di Ariha che ha anche danneggiato il recinto di una scuola. Una bomba a botte ha danneggiato un centro della protezione civile nel villaggio di Shnan nella zona di Jabal Al-Zaweya a Idlib.

Gli attacchi aerei su Banin hanno parzialmente distrutto la moschea Omar Bin Al-Khattab. Otto persone tra cui cinque bambini sono stati uccisi durante questi attacchi e 23 persone tra cui nove bambini sono rimasti feriti. Attacchi di rappresaglia nei quartieri di Aleppo Jdida e Az-Zahraa tra il 21 e il 25 gennaio ha provocato la morte di cinque civili tra cui un bambino e ferito sei persone. Inoltre, è stato segnalato che le ostilità hanno gravemente danneggiato diverse strutture civili, tra cui scuole, ospedali, centri sanitari e campi di rifugiati. Tra il 15 e il 21 gennaio, 35 villaggi sono passati sotto il controllo di delle forze governative nel sud-est del Governatorato di Idleb, compresi i villaggi di Abu Jreif e Tal Abu Jreif. I bombardamenti hanno continuato incessanti fino al 29 gennaio quando le forze governative hanno ripreso la città di Ma’arrat An Nu’man, causando un nuovo esodo di civili dai villaggi vicini di Saraqab e Ariha.

Le operazioni terrestri del governo siriano hanno spostano il fronte sud-orientale verso l’area di de-escalation di Idlib, in prossimità di aree densamente popolate. I civili si trovano di fronte al dover scegliere tra rimanere e rischiare di subire rappresaglie da parte delle forze governative o fuggire e trovarsi privati di un rifugio, dei mezzi basici di sostentamento e dei servizi di base.

In questo scenario Ai.Bi. e Kids Paradise stanno continuato a fornire assistenza agli sfollati, nonostante le difficoltà di accesso ad alcune aree. La gravità della crisi umanitaria però richiede uno sforzo ancora maggiore per coprire almeno parzialmente i bisogni fondamentali di quasi 600.000 nuovi sfollati che hanno perso tutto e vivono nell’incertezza di quello che accadrà nel futuro.

Non lasciarli soli. Scegli il Sostegno a Distanza di Ai.Bi. – Amici dei Bambini.