Siria. La testimonianza di un soccorritore: “Il momento più duro è sentire un bambino piangere da sotto le macerie. Hanno bisogno di posti sicuri”

siriaDopo una breve tregua unilaterale i raid “mirati” sono ricominciati e quattro ospedali e un’ambulanza sono stati colpiti da bombardamenti, almeno due medici sono rimasti feriti e l’autista del veicolo è deceduto. La campagna di bombardamenti indiscriminati ha preso una chiara svolta verso il peggio. Secondo le testimonianze raccolte da fonti locali “almeno 231 bambini sono rimasti feriti e 114 sono morti nelle ultime tre settimane”. I minori non possono ricevere le vaccinazioni essenziali e le malattie trasmesse dall’acqua sono in crescita. In città sono rimasti solo 35 medici, 7 chirurghi.

Inoltre ancora duecentomila sono le persone ostaggio di ribelli e regime. L’assedio di Aleppo Est è cominciato ai primi di luglio, oggi gli abitanti sono fiaccati dalla mancanza di cibo, acqua potabile, medicine. E anche dal fatto che è diventato quasi impossibile curare i feriti. Tutti i 27 ospedali di Aleppo Est sono stati danneggiati o distrutti negli ultimi mesi.

Il momento più duro è sentire un bambino piangere da sotto le macerie – racconta in un’intervista video, l’autista di un’autoambulanza -. O peggio quando troviamo un bambino morto tra le braccia dei genitori morti”.

Il nostro lavoro è per loro – continua – cercare insistentemente di portare loro aiuto e speranza di farcela. Per loro: donne e bambini. Sono loro le grandi e uniche vittime di tutta questa guerra”.

Per loro non ci stancheremo di correre da una parte all’altra della città – conclude – cercando di ’strapparli’ dalle macerie e portarli in luoghi sicuri”.

 

Come l’ospedale nella roccia che vuole realizzare Ai.Bi:  non visibile all’esterno e quindi non “raggiungibile” dalle bombe e da attacchi aerei. Solo così, infatti, i bambini possono essere curati al sicuro e medici e personale sanitario operare al riparo da bombe a attacchi aerei.

In una posizione strategica, raggiungibile da circa 450’000 civili, tra mamme e bambini, l’ospedale si svilupperà su una superficie di circa 2000 mq scavati nella roccia e 300 mq fuori, offrendo servizi di emergenza, così come reparti di pediatria, ginecologia e servizi ostetrici per 300 pazienti al giorno. I posti letto disponibili saranno 35 e sono previste 19 incubatrici. I lavori sono cominciati, abbiamo iniziato a scavare al fine di realizzare un progetto importante che fornirà assistenza sanitaria a donne e bambini e alla comunità intera.

Ma tutto ciò sarebbe vano senza il tuo contributo: se vuoi continuare ad aiutarci nel donare una speranza per il futuro a tanti bambini siriani, puoi effettuare anche tu una donazione libera per la campagna Bambini in Alto Mare o un versamento al conto corrente postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini.