siria, tra bombe chimiche e 'intelligenti', i bambini hanno bisogno di aiuto

Siria. Tra bombe chimiche e ‘intelligenti’ ci sono 6,5 milioni di bambini. Ai.Bi. ti chiede di non lasciarli soli

La serie ancora non conclusa di conflitti che si sono moltiplicati su tutto il territorio siriano ha prodotto finora milioni di morti. Ma per quanti restano, nascosti e isolati in città-fantasma o in campi profughi sempre meno sicuri e attrezzati, le condizioni di vita sono al limite della sopravvivenza. Ai.Bi. è operativa sul territorio da 5 anni per portare sostegno e aiuti concreti alle famiglie in difficoltà

Almeno la metà dei 13 milioni di persone che hanno urgente bisogno di assistenza sono bambini, così come il 50 per cento dei 6 milioni di sfollati interni. Senza contare i 2,5 milioni di minori che abitano nei Paesi limitrofi

siria, tra bombe chimiche e 'intelligenti', i bambini hanno bisogno di aiutoUn conflitto ormai pienamente entrato nell’ottavo anno, che si sta portando dietro numeri impressionanti sotto i quali vengono coperte tragedie familiari, distruzione, morte e sofferenza: la guerra in Siria ha rappresentato e sta rappresentando una vera e propria tragedia per la popolazione, soprattutto per i più innocenti, i bambini.

Secondo i più recenti dati delle organizzazioni umanitarie, infatti, nel Paese vivono attualmente 13 milioni di persone con un urgente bisogno di assistenza umanitaria, metà delle quali sono bambini. E dei 6 milioni di sfollati interni, il 50 per cento sono minori; negli Stati limitrofi al conflitto, inoltre, vivono 2 milioni e mezzo di minori, pienamente a rischio di subire gravi contraccolpi a seguito dell’escalation di violenze che sembra non volersi più fermare nel Paese.

La guerra di tutti contro tutti sullo scacchiere internazionale, tramutata in realtà bellica in Siria, sta provocando un’immane catastrofe e dolori indicibili. “Sono morti troppi bambini”, sottolinea Andrea Iacomini, Portavoce di UNICEF in Italia, “troppi sono rimasti orfani, troppi vivono lontano dalle loro case in condizioni difficili. Nulla giustifica una guerra di questo tipo, gli stop and go sull’uso della forza di alcune potenze o l’uso stesso della forza da parte di altre”.

Lo sdegno ufficiale di tutti i governi del mondo dopo stragi e uccisioni di innocenti non è stato in grado di bloccare né l’utilizzo delle armi chimiche contro le popolazioni siriane, né di alleviare le condizioni di prostrazione di quanti rimangono in vita.

Ai.Bi., con la sua Campagna ‘Non Lasciamoli Soli’, è presente sul territorio siriano proprio per prendersi cura di donne e bambini, per portare cibo, indumenti, coperte e sostegno psicologico e di sussistenza alle ragazze-madri, ai bambini abbandonati e alle famiglie più in difficoltà.

Per aiutarci a trasformare in aiuto concreto il desiderio di stare vicini al popolo siriano, è possibile contribuire alla Campagna ‘Non Lasciamoli Soli’, donando una razione alimentare, una cesta di alimenti-base per una famiglia o il supporto psicologico per 10 bambini siriani che hanno dovuto guardare negli occhi l’orrore della morte e della devastazione.

Fonte: Panorama