Somalia. Ratificata la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia

emergenza-africaPiù diritti per i bambini somali. Il Governo di Mogadiscio ha ratificato la Convenzione sui  Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza.  La Somalia diventa così il 195esimo Stato che sottoscrive l’impegno internazionale che punta a migliorare la vita dei cittadini più piccoli.

Nel Corno d’africa oltre vent’anni di guerra civile hanno devastato intere generazioni di bambini. Vittime di violenza, arruolati con forza come soldati, a migliaia vivono ancora nei campi profughi, malnutriti, malati, sporchi, abbandonati, costretti a lavorare per avere un po’ di cibo. Basta allontanarsi poche centinaia di metri dal centro abitato, per vedere bimbi di ogni età vivere in strada, in uno Stato che resta carente di strutture pubbliche e scuole gratuite.

Gli analisti internazionali guardano con favore alla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite, perché essa obbliga il governo di Hassan Sheikh Mohamud, presidente proveniente dalla società civile, a rispettare le leggi intenzionali per fornire ai bambini almeno l’indispensabile per vivere.

Da martedì 20 gennaio 2015 i bambini somali sono titolari di diritti giuridicamente vincolanti per il governo federale, che da questo momento deve impegnarsi a promuovere e tutelare tali diritti. 

Il processo di ratifica sarà completato quanto il Governo della Somalia avrà depositato gli strumenti della ratifica alle Nazioni Unite a New York, ma intanto il messaggio è chiaro:  finalmente anche in Somalia,  ogni bambino merita un giusto inizio alla vita.

Parlando alla cerimonia della firma della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia, Mohamud, ex docente universitario e attivista sociale, ha affermato: “Come presidente, il mio lavoro è non solo pensare al futuro dei miei figli, ma a quello di tutti i bambini della Somalia”.