Sono single e vorrei adottare un bambino! Cosa posso fare?

Buongiorno,

mi chiamo Maria, ho 40 anni e sono una donna single con una buona occupazione. La vita non mi ha regalato tanti successi professionali, ma non le gioie del matrimonio. L’idea di provare a fare un figlio da sola, non mi ha mai convinta del tutto. Anzi, a dire il vero, non ho mai pensato che il mio desiderio di maternità potesse essere soddisfatto da una soluzione ‘fai da te’.  

Trovo più sensato adottare un bambino solo al mondo, al quale dare amore. Ma non credo che la mia situazione lo consenta. Potrei avere informazioni a riguardo? Posso adottare anch’ io?

Maria

 

IRENEBERTUZZICara Maria,

nel nostro Paese non è ancora ammessa l’adozione per i single, se non quando esista un precedente legame con un minore. Si tratta in effetti dell’adozione in casi particolari, prevista nell’art. 44 della legge n. 184 del 1983 e modifiche successive.

L’unica strada che oggi un single ha per occuparsi di un minore che abbia bisogno di accoglienza è, in effetti, quella dell’affidamento.

Bisogna però essere consci che l’affidamento ha un obiettivo diverso dall’adozione: serve a rendere possibile il rientro in famiglia nelle situazioni recuperabili mentre non dovrebbe essere di regola utilizzato per minori adottabili. E invece troppo spesso questi bambini che potrebbero chiudere ben prima la partita con il disagio e la sofferenza, restano a lungo nel limbo di avere doppi punti di riferimento, quando non addirittura più persone adulte- i genitori affidatari, gli assistenti sociali, il giudice minorile-  che hanno la facoltà decidono anche di cose banali. Fosse pure una gita scolastica fuori città. Inoltre l’affido è al momento possibile solo per minori presenti in Italia e non per quelli che vivono all’estero, perché l’affidamento internazionale non è al momento disciplinato.

L’ideale per un bambino resta sempre avere una mamma e un papà, ma Ai.Bi. nella proposta di modifica della legge sulle adozioni internazionali, vorrebbe estendere l’adozione internazionale anche ai single. Per cercare di offrire ai bambini più sfortunati maggiori possibilità. La nostra proposta infatti prevede maggiore facilità per le adozioni di bambini con qualche problema di salute, o bimbi con più di sette anni, o ancora gruppi di fratelli.

Se non c’è famiglia che possa accogliere un bambino abbandonato in casa, bisogna allora cambiare approccio.  Questa potrebbe essere la strada.

In bocca al lupo!

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionale di Ai.Bi.