Spagna. “Far west” sull’utero in affitto. La legge lo vieta, ma spuntano le agenzie illegali

Formalmente offrono generici servizi di consulenza. In realtà vendono bambini

La Spagna ha vietato la pratica dell’utero in affitto. Tuttavia la legge è facilmente aggirata dalle agenzie. Lo rivela un’inchiesta di Avvenire. “In calle Teide a San Sebastian de Los Reyes – spiega un articolo sul quotidiano – a nord di Madrid offrono due pacchetti di gestazione surrogata a Tbilisi, capitale della Georgia. Quello standard, da 48.900 euro, con l’atto di riconoscimento in Spagna del neonato da utero in affitto, garantisce assistenza integrale ‘durante il processo’, soggiorno di tre giorni ai genitori biologici, con servizio di traduzione e perfino Iphone con numero locale. Ma non include la diagnosi genetica per la scelta del sesso del nascituro, a differenza del pacchetto Vip, 53mila euro ‘all inclusive’. Anche di eventuali spese supplementari per parto gemellare (4mila euro) o taglio cesareo (mille euro) oltre ai ‘tentativi illimitati’ di reimpianto dell’ovulo fecondato, in caso di aborto.”.

Insomma, un mercato dei bambini in piena regola. Ma come può accadere, se la legislazione vigente lo vieta? Sì, perché la maternità surrogata è vietata dalla legge spagnola e, in caso di compensazione economica, punita con pene fino ai cinque anni di carcere.

“Ciò non toglie”, spiega ancora Avvenire, che le agenzie “specializzate in ‘adozioni internazionali’”, lucrino in una selva di illegalità. Nella quale il governo socialista in funzione ha deciso di fare chiarezza sullecitando alla Procura, tramite la guardiasigilli Dolores Delgado, l’apertura di un’inchiesta. Nessun organismo pubblico, infatti, mantiene un registro ufficiale di queste imprese di “consulenza”. Una tra queste, solo per fare un esempio, è iscritta all’albo mercantile come… fornitrice di copisteria!

Un mercato illegale purtroppo favorito anche dalla pubblicità che all’utero in affitto hanno fatto star popolari a quelle latitudini, come Ricky Martin, Miguel Bosè o Cristiano Ronaldo. Purtroppo, però, sempre di mercato della vita si tratta