Stipendi colf e badanti su del 9%. Per le famiglie aumenti fino a 145 euro al mese

Niente accordo tra Ministero e sindacati: da gennaio scatta l’adeguamento automatico all’inflazione per gli stipendi dei collaboratori domestici. Per colf, badanti e baby sitter assunte a tempo pieno gli aumenti possono arrivare fino a 145 euro al mese

Il problema dell’inflazione e l’aumento dei prezzi ha colpito duramente, come ben noto, le famiglie italiane. Il risvolto “positivo” è che diversi incentivi e retribuzioni (pensiamo alle pensioni o all’Assegno Unico, per esempio) con il 2023 vengono rivalutate proprio in base all’inflazione e, di conseguenza, vedranno aumentare gli importi.
Il rovescio di questo meccanismo, però, è che quando a essere “datore di lavoro” è la famiglia stessa, l’adeguamento diventa un costo aggiuntivo non da poco. Il problema era noto, ma un accordo tra Ministero del Lavoro e parti coinvolte non è stato trovato e, dunque, da gennaio gli stipendi colf, baby sitter e badanti subiranno un incremento considerevole del 9,2%, ovvero all’80% dell’indice Istat per ciò che concerne le retribuzioni minime, mentre le voci che riguardano vitto e alloggio dovranno essere adeguate del 100% dell’inflazione.

Adeguamento stipendi colf e badanti all’inflazione

L’adeguamento automatico annuale, d’altra parte, è previsto all’interno del contratto collettivo che regola i rapporti con colf, badanti e baby sitter. Il problema è nato visto l’aumento eccezionale dell’inflazione, che ha portato ad adeguamenti mai così consistenti che, a seconda del profilo del lavoratore, possono valere da un minimo di 109 euro a un massimo di 145 euro al mese. Cifre importanti che hanno portato Assindatcolf (l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico costituita “per rappresentare e tutelare la categoria delle famiglie che hanno alle loro dipendenze dei collaboratori domestici”) a sottolineare come gli aumenti possano facilmente finire per favorire l’aumento del lavoro nero, disincentivando le famiglie dal mettere in regola i rapporti con i collaboratori domestici.

Stipendi colfe badanti: rischio di aumentare il lavoro sommerso

La conferma, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, arriva anche dal IV Rapporto annuale sul lavoro domestico dell’associazione Domina, che verrà presentato al Senato venerdì 20 gennaio, in cui emerge come il settore domestico sia di gran lunga quello in testa alle classifiche per tasso di irregolarità, con oltre la metà delle posizioni non in regola, contro una media nazionale del 12,0%. Tenendo conto che i lavoratori domestici sono circa 2 milioni, in costante aumento negli ultimi anni, si capisce che si parla di numeri molto importanti. Come molto importanti, però, sono i costi che le famiglie dovranno sopportare per dei servizi che oggi più che mai sono spesso indispensabili nella quotidiana gestione della vita familiare.