Allarme suicidi e tentati suicidi: mai così tanti tra giovani, forze dell’ordine e detenuti

Da gennaio ad agosto, in Italia, ci sono stati 351 suicidi e 391 tentati suicidi, di questi, l’80% riguarda gli adolescenti, con un aumento del 75% negli ultimi due anni segnati dalla pandemia

Sono numeri impressionanti quelli relativi ai suicidi e i tentati suicidi comunicati della Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze in occasione della Giornata mondiale di prevenzione del suicidio. Impressionanti sia in termini assoluti, sia relativamente al target cui si riferiscono.
Partiamo dalle nude cifre: da gennaio ad agosto 2022 in Itali ci sono stati 351 suicidi e 391 tentati suicidi. Questo secondo dato, inoltre, è sicuramente sottostimato, per l’intrinseca impossibilità di riuscire a intercettare davvero tutti i casi di tentativo di suicidio che possono verificarsi in ogni luogo.
Facendo una rapida media, stiamo parlando di un suicidio ogni 16 ore e di un tentato suicidio ogni 14. In pratica: non passa giorno in cui, in Italia, due persone provino ad ammazzarsi. E una delle due ci riesce.

L’80% dei tentativi di suicidio riguarda adolescenti

Basterebbe già questo per far risuonare un “allarme sociale” assordante. Ma, purtroppo, c’è di più. Perché la fascia d’età in cui si è verificato l’incremento maggiore di ricoveri legati a queste problematiche è quella degli adolescenti: il trend è ormai innescato da una decina di anni, ma negli ultimi 2, segnati dalla pandemia, l’aumento è stato addirittura del 75% rispetto al biennio precedente. I dati dicono che l’80% dei tentativi di suicidio è stato messo in atto da ragazzi, con un’età media di 15 anni. Il più piccolo, addirittura ha 9 anni!
A ruota di tutto questo, crescono anche i numeri riguardanti le consulenze neuropsichiatriche, con gli accessi per questo motivo al pronto soccorso del Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù passati da 155 a 1824 nell’arco degli ultimi 10 anni. In particolare sono aumentate le consulenze d’urgenza per i tentativi di suicidio dei giovani al di sotto dei 17 anni, con i ricoveri per autolesionismo arrivati a coprire ormai il 60% del totale.
Le cose non vanno molto meglio in altre parti del mondo, basti pensare che secondo il Centro Controllo Malattie degli Stati Uniti il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani tra 15 e 25 anni.

Suicidi tra forze dell’ordine e detenuti

Parlando di adulti, invece, la ricerca dell’Osservatorio creato durante la pandemia per cercare di ovviare alla mancanza di dati, indica che la categoria più a rischio è quella delle forze dell’ordine, in particolare della polizia penitenziaria, con oltre 40 suicidi da inizio anno, seguita dalla categoria dei detenuti. Numeri, questi, che all’emergenza relativi ai suicidi associano un’altra emergenza italiana troppo spesso taciuta: quella relativa alle carceri.
Ma, al di là di denunciare queste situazioni (per altro, senza particolare insistenza), da parte della politica le risposte, quando sono arrivate non sono sembrate mai davvero incisive. Sarebbe ora di cambiare decisamente strategia.