Sul caso dello scambio di embrioni, i lettori sono divisi. Chi sono i “veri” genitori dei gemelli?

gemelli-ecografia  200Non capita spesso. La platea dei lettori di Aibinews si è spaccata perfettamente in due sulla domanda: «Gemelli scambiati in provetta a Roma. Chi deve accoglierli, la donna che li ha in grembo o la madre biologica?». Il 50% sostiene che debbano essere accolti dalla donna che li porterà dentro di sé per nove mesi, mentre l’altra metà dei lettori sostiene il contrario, ovvero che dovrebbero essere ‘riconsegnati’ alla madre biologica.

Il sondaggio è partito dopo lo scandalo di una probabile confusione di embrioni, reso noto dal quotidiano La Stampa. Questi i fatti. Una donna, al quarto mese di gravidanza, aspetta due gemelli. Ma quei figli potrebbero non essere suoi. Gli embrioni, se tutto sarà confermato, sono di un’altra coppia a causa di un presunto errore nel corso di un trattamento di fecondazione assistita. Ma sarà l’esame del DNA a chiarire da quale coppia provengono i gameti che hanno originato l’embrione. La vicenda è iniziata quattro mesi fa all’ospedale Sandro Pertini di Roma e tutto lascia intendere che possa finire nelle aule del Tribunale.

Perché a contendere i bimbi ci sono due coppie. L’avvocato Michele Ambrosini ha riportato le parole della gestante: “Ho avuto un momento di umano rigetto quando ho saputo che non erano miei, anzi nostri, che gli embrioni che avevo in grembo erano di un’altra donna, ma poi abbiamo deciso che la gravidanza doveva continuare, i nostri valori sono questi. Questi bambini vivono dentro di me, li ho sentiti battere sul mio cuore, crescono e sono sani”,-ha dichiarato la donna all’avvocato, aggiungendo:“Come posso decidere del destino di due creature così attese?“. Ma dall’altra parte, la coppia che ha subìto un aborto, ha presentato denuncia alla procura di Roma e rivendica la legittimità a riconoscere i gemellini come propri figli, se tali risultassero all’esame genetico.

In questo pasticcio è difficile stabilire cos’è giusto. Frutto della scienza medica del XXI secolo, l’errore ricorda l’episodio descritto nel primo libro dei Re. Solo che qui, anziché proporre di dividere in due un neonato, il re Salomone avrebbe potuto decidere di assegnare un neonato a ciascuna delle due coppie coinvolte.