Tanzania, i macabri riti per ingraziarsi gli dèi: albini mutilati in vista delle elezioni

albini africaÈ tempo di elezioni in Tanzania. Ma l’appuntamento elettorale, nel Paese africano, è purtroppo accompagnato da drammatici rituali che poco hanno a che fare con la democrazia e soprattutto con la dignità umana. Ad avere la peggio sono come sempre i bambini. In particolare gli albini, che da sempre in molte zone dell’Africa, non vengono realmente accettati dalle popolazioni locali e diventano oggetto di assurde credenze e superstizioni.

Protagonista dell’ultima tragedia di cui è giunta notizia è stato il piccolo Yohana, rimasto vittima di un tragico rituale magico. Per aggiudicarsi il favore degli dei, infatti, il bambino è stato trucidato e mutilano, nel corso di una pratica di stregoneria piuttosto diffusa nel suo Paese. È uso frequente, infatti, da parte dei candidati alle elezioni tentare di ottenere l’appoggio delle divinità “offrendo” loro gambe e braccia dei bambini albini. Proprio ricorrendo ad incantesimi e altre pratiche di stregoneria, i politici credono di vedere rafforzata la propria candidatura. Usanze di questo tipo, condannate apertamente dalle Nazioni Unite, generano anche un macabro mercato di arti venduti a caro prezzo come merci rare. Ed è a causa di queste assurde tradizioni che, solo negli ultimi anni, in Tanzania sono stati uccisi più di 70 bambini.

Tra loro, anche il piccolo Yohana, rapito dalle braccia della sua mamma quando aveva solo un anno e ritrovato morto e privo di arti pochi giorni dopo vicino al villaggio di Ilemela, nel distretto di Chato. Per il momento, si sono salvati i suoi due fratellini, anche loro albini, che non sono stati prelevati insieme a lui. Ma restano in costante pericolo, in un Paese che ancora non riesce ad accettare la presenza dei bambini albini.

 

Fonte: Caffeina Magazine