Torino, “Andiamo a scuola… di adozione e affido”: come accogliere in classe un bambino che viene da lontano

scuolaIl mondo della scuola si avvicina ai bambini adottati o in affido. Aiutare i minori accolti a superare le proprie difficoltà di integrazione e gli insegnanti a realizzare un migliore inserimento scolastico dei bambini provenienti da lontano: sono questi gli obiettivi del progetto “Andiamo a scuola… di adozione e affido”, che partirà da gennaio 2015 a cura della sede torinese di Amici dei Bambini e dell’Uciim, Associazione professionale di docenti dirigenti e formatori, con la collaborazione e il patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte.

Unendo le forze e i rispettivi know how, Ai.Bi. Piemonte e Uciim si propongono di realizzare un corso di formazione per gli insegnanti e gli alunni delle scuole di Torino al fine di facilitare l’inserimento scolastico dei minori adottati o in affido.

Il progetto, le cui attività di svolgeranno presso la sede torinese di Ai.Bi., in corso Matteotti 11, è diviso in due fasi. La prima vedrà protagonisti 50 insegnanti di ogni ordine e grado, impegnati in 4 incontri di formazione – 15 e 27  gennaio, 12 e 24 febbraio – nel corso dei quali il personale di Ai.Bi. introdurrà i partecipanti ai vari aspetti giuridici, sociali e psicologici dell’adozione e dell’affido. La seconda fase, che prenderà il via nel mese di marzo, vedrà invece impegnati gli alunni degli istituti comprensivi torinesi in diverse attività di pratiche, finalizzate a migliorare le capacità relazionali ed espressive dei minori e a potenziale negli studenti la conoscenza delle problematiche che i loro coetanei adottati o in affido potrebbero dover affrontare. Nello specifico, il laboratorio artistico e grafico porterà i ragazzi, attraverso il contatto con alcune opere d’arte e i diversi tipi di materiali a disposizione, a ottimizzare l’apporto di ciascuno, fino a realizzare un lavoro collettivo, curando, al contempo, anche le capacità linguistiche e interattive. L’attività teatrale, dal canto suo, accompagnerà i bambini con problemi relazionali nella loro ricerca di una strada per superare le difficoltà espressive e a condividere con gli altri il proprio mondo interiore.

L’atto finale del progetto sarà una conferenza di presentazione dei risultati raggiunti  e la realizzazione di una guida pratica per i docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, al fine di fornire tutte le informazioni utili per affrontare il rapporto tra la scuola e gli alunni adottati.

Il progetto prende le mosse dalla consapevolezza che le scuole che accolgono alunni in adozione in affido devono fare i conti anche con le loro storie, che spesso portano con sé dolore, sofferenza e abbandono. La vicenda personale di ogni bambino adottato, l’appartenenza a culture diverse, il doversi confrontare con visioni del mondo differenti, il dover parlare una nuova lingua contribuiscono a generare nel minore una condizione di vulnerabilità da tenere sempre presente nel percorso scolastico. In tutto questo, il confronto con i coetanei e con gli insegnati può risultare decisamente difficoltoso. Da qui la decisione di Ai.Bi. di proporre anche a Torino il percorso di formazione e di avvicinamento reciproco tra il mondo della scuola e gli alunni adottati e in affido, già sperimentato con successo in altre aree del Paese.

 

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