Tragedie del mare, schiavitù, sfruttamento. Il dramma dei minori africani non ha fine

Con il Sostegno a Distanza si può garantire il loro diritto ad avere un futuro. Anche senza emigrare

L’Italia e l’Europa offrono un futuro migliore ai minori africani che fuggono dai loro Paesi? Purtroppo non sempre. E non si sta parlando solo del terribile episodio dei 150 esseri umani, delle 150 persone morte a pochi chilometri dalle nostre coste il 25 luglio. Illuminanti sono, in tal senso, i dati emersi dal rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2019” di Save the Children, pubblicato a pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, secondo cui un quarto delle vittime di tratta in Europa è composto da minorenni e l’obiettivo principale dei trafficanti di esseri umani è lo sfruttamento sessuale, che anche in Italia è in crescita costante.

Nel nostro Paese le vittime (si parla solo di quelle accertate) sarebbero 1.660 e i minorenni coinvolti sono aumentati, in soli dodici mesi, dal 9% al 13% del totale. Il Paese d’origine principale delle ragazze vittime di sfruttamento sessuale è la Nigeria. Tra gli altri obiettivi della tratta c’è poi lo sfruttamento lavorativo: nel 2018 gli illeciti registrati con minori vittime, sia italiani che stranieri, sono stati 263, per il 76% nel settore terziario. Il numero maggiore di violazioni sono state segnalate nei settori dell’alloggio e della ristorazione (115 casi), nel commercio (39 casi), nel settore manifatturiero (36 casi), nell’agricoltura (17 casi) e infine nell’edilizia (11 casi).

Di fronte a questi dati, a queste tragedie, senza dimenticare le tragedie del mare, come quella appena avvenuta bisogna chiedersi, soprattutto, cosa è possibile fare per garantire a chi fugge la possibilità, invece, di rimanere. Quel ‘diritto a non emigrare’ che papa Benedetto XVI affermò nel 2012.

E, uno degli strumenti a disposizione, è il Sostegno a Distanza. Ai.Bi. – Amici dei Bambini ha dato vita al progetto #Africainfamiglia, con cui l’associazione sostiene, in Marocco, Ghana, Kenya e Repubblica Democratica del Congo, quei minori troppo spesso costretti dalle condizioni di vita nel loro Paese ad intraprendere terribili viaggi migratori, percorrendo rotte sempre più pericolose in balia di trafficanti e sfruttatori.

Con il Sostegno a Distanza si possono aiutare i ragazzi e i bambini africani a prepararsi un futuro diverso. Un futuro nel proprio Paese.