Trascrizioni dei figli di coppie omosessuali: legittimo o illegittimo? Interviene la Cassazione

Da Nord a Sud Italia le registrazioni delle nascite avvenute all’estero di bambini di coppie omosessuali accendono di nuovo il dibattito sulle “scelte illegittime” di alcuni comuni che, negli ultimi mesi, hanno “sorpassato” ciò che la legge prescrive. E il dibattito arriva in Cassazione…

Una consuetudine non ancora legge sembra aver scavalcato il diritto e vede i più piccoli, i bambini, sotto i riflettori di un dibattito in cui non hanno voce.Hanno fatto discutere le registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppi omosessuali che, a Roma, Torino e Gabicce, solo per riportarne alcune, sembra che abbiano sorpassato la legge.
Non si tratta delle “adozioni speciali”, quelle da valutare “caso per caso”, ma del riconoscimento da parte dell’anagrafe di nascite avvenute all’estero.

A distanza di pochi mesi dalle ultime registrazioni anagrafiche, i pm di Roma riportano a galla “il problema”, che, per un po’, era stato posizionato a margine dei principali dibattiti politici.
La legge Cirinnà delle unioni civili infatti nulla dice in relazione all’adozione di bambini o al loro riconoscimento in qualità di figli della coppia omosessuale.

Un tema che scotta torna al tavolo del dibattito: la procura di Roma definisce le precedenti trascrizioni come “scelte illegittime”, nonostante ultimamente detti riconoscimenti stiano calando.

La risposta della legge davanti a una prassi arriverà in autunno, periodo in cui le toghe della Cassazione scioglieranno le riserve in relazione ai dubbi sollevati, da più di un tribunale, sul consolidarsi della pratica del riconoscimento.
I giudici super partes decideranno allora come colmare e giudicare quello che sembra essere a metà tra un vuoto normativo e un sorpasso delle azioni dell’uomo sul diritto civile.

Fonte: IlMessaggero.it