Tre parole che salvano la famiglia: permesso, grazie, scusa

roma aibi 200“W Francesco”. Così recita lo striscione enorme con cui le famiglie di Amici dei Bambini hanno reso omaggio e portato i propri saluti al Papa, sabato 26 ottobre, in occasione del pellegrinaggio mondiale delle famiglie.

L’evento ha portato in piazza San Pietro quasi 200 mila persone provenienti da 75 Paesi. Tra loro, tantissimi bambini, ottocento solo sul sagrato. E fra questi, undici bimbi speciali, adottati, italiani ma nati in Paesi lontani.

Papa Francesco arriva sul sagrato mano nella mano con dieci bambini e subito scherza con loro, chiedendo se sappiano farsi il segno della Croce.

Famiglia, vivi la gioia della fede” è il tema del pellegrinaggio e il Pontefice si sofferma proprio sul modo in cui sperimentare nella famiglia questa gioia.

E sull’importanza per i coniugi di pregare insieme, il Papa si esprime nel suo consueto linguaggio semplice, diretto e forte. “E nel loro Matrimonio pregano insieme e con la comunità. Perché? Perché si usa fare così? No! Lo fanno perché ne hanno bisogno, per il lungo viaggio che devono fare insieme: un lungo viaggio che non è a pezzi, dura tutta la vita! E hanno bisogno dell’aiuto di Gesù, per camminare insieme con fiducia, per accogliersi l’un l’altro ogni giorno, e perdonarsi ogni giorno! E questo è importante, eh! Nelle famiglie saper perdonarsi”.

Poi ripete le tre parole-chiave che servono per portare avanti una famiglia: Permesso, grazie, scusa! Lo diciamo insieme? Permesso, grazie e scusa! Diciamo queste tre parole in famiglia! Perdonarsi ogni giorno! Sono tanti i momenti belli in famiglia: il pranzo insieme, l’uscita nel parco o in campagna, la visita ai nonni ma se manca l’amore manca la gioia, manca la festa, e l’amore ce lo dona sempre Gesù: Lui è la fonte inesauribile, e si dona a noi nell’Eucaristia”.

Ma Papa Francesco conosce anche le difficoltà che le famiglie vivono.La vita spesso è faticosa, lavorare è fatica, ma quello che pesa di più nella vita è la mancanza di amore; pesano certi silenzi, a volte anche in famiglia, fra marito e moglie, fra genitori e figli”. La famiglia, però, può affrontare tutto, perché il matrimonio è “partire e camminare insieme, mano nella mano, affidandosi alla grande mano del Signore. Mano nella mano, sempre e per tutta la vita! E non fare caso a questa cultura del provvisorio, che ci taglia la vita a pezzi! Con questa fiducia nella fedeltà di Dio si affronta tutto, senza paura, con responsabilità”. Parole di conforto arrivano da Papa Francesco in particolar modo alle famiglie che hanno a carico anziani, malati, o bambini con gravi patologie e che non hanno alcun sostegno.

E mentre Bergoglio si rivolge alle famiglie, gli gironzola attorno un piccolo bambino ‘impertinente’, figlio adottivo di una famiglia Ai.Bi., che in un momento di stanchezza si siede addirittura sullo scranno papale, come mostrano le simpatiche foto pubblicate dal Corriere della Sera e come si può leggere nel primo articolo del nostro sito.