Un anno di “Panthakù”: sostegno contro la povertà educativa per 190 minori tra 11 e 14 anni

Tra marzo e luglio 2021 il progetto “Panthakù. Educare dappertutto” ha confermato la sua efficacia, ripartendo dal dialogo, dalla cultura e dall’entusiasmo per evitare la fuga dai banchi e contrastare la povertà educativa

Bilancio più che positivo per “Panthakù. Educare dappertutto”, il progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Capofila è Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini e 24 sono le realtà pubbliche e private partner di un progetto selezionato insieme ad altri 85 tra gli oltre 800 presentati sul Bando Adolescenza in tutta Italia. La pandemia – e le sue molteplici restrizioni – non hanno frenato l’entusiasmo dei partner della rete, quello dei dirigenti scolastici e la partecipazione di famiglie ed alunni di quattro scuole secondarie di I° grado di Salerno (Montalcini e Calcedonia), Santa Maria Capua Vetere (Principe di Piemonte) e Castellammare di Stabia (Denza). Le attività ripartite in modalità digitale a marzo e, poi, i campi estivi in presenza partiti a giugno, hanno infatti coinvolto 190 studenti (53 per l’istituto Calcedonia, 18 per il Montalcini, 61 per il Denza e 58 per il Principe di Piemonte) e cinquanta operatori.

Un successo che rilancia le sue attività fino a giugno 2022

“Considerato il periodo non ci aspettavamo una partecipazione così alta e attiva, soprattutto rispetto alle attività a distanza che hanno visto 151 alunni frequentare in modo continuativo fino al termine previsto delle attività, e arrivando a 190 partecipanti totali se si aggiungono anche i campi estivi conclusi entro il 13 luglio – ha sottolineato Antonella Spadafora, responsabile Ai.Bi. Amici dei Bambini Campania e project manager – I numeri registrati negli ultimi mesi non fanno altro che confermare la fiducia nei confronti del nostro progetto. Panthakù avrebbe dovuto chiudersi quest’anno, ma le attività proseguiranno fino a giugno 2022, con l’obiettivo di adoperarci tutti, si spera in presenza, per mettere a disposizione degli alunni attività ancora più di supporto al loro sviluppo. Siamo molto felici di aver accompagnato tanti alunni fino alla fine del loro percorso di studi, seguendoli dal primo anno, con l’augurio che possano portare con loro la passione, la determinazione e la fiducia in se stessi che sono le direttive lungo le quali si sono mosse fin dall’inizio le nostre attività. Tante le novità che ci aspettano, compresi due momenti decisamente importanti, sui quali siamo già al lavoro”.

Teatro, danza, musica, gamification, scoperta del sé, webradio ed artigianato, sono le “materie” fuori aula che i ragazzi hanno continuato a studiare in modo alternativo. A salire in cattedra, nelle ore pomeridiane, sono stati gli esperti dei singoli settori: un vero e proprio team di professionisti con i quali i ragazzi hanno potuto mettersi in gioco per scoprire i loro talenti e sperimentare fino in fondo le dinamiche del gruppo come occasione di crescita. In questi mesi i laboratori di Panthakù hanno acquisito ancora maggiore rilevanza, perché, come hanno confermato gli stessi alunni, sono stati un’occasione preziosa per aiutarli in una fase delicata e difficile, come quella contrassegnata dall’emergenza sanitaria.

“Seppure tra difficoltà e nuovi adattamenti allo scenario attuale, tanti studenti hanno partecipato ai laboratori promossi, in modalità online, facendo registrare una percentuale di abbandoni molto inferiore a quanto rilevato, negli anni precedenti, durante le attività in presenza – ha precisato Gabriella Monetta, responsabile del coordinamento e del monitoraggio del progetto – Dall’ultima cabina di regia con i partner svoltasi il 30 giugno, sono emerse valutazioni qualitative importanti sia sulla motivazione e partecipazione degli studenti ai laboratori svolti online, sia sulla capacità dei partner di catturare la loro attenzione e di renderli protagonisti, riadattando in modalità online laboratori che, per le loro peculiarità, richiedono lo svolgimento in presenza”.

Le tante attività dei laboratori di Panthakù

Gli allievi hanno partecipato attivamente ai laboratori promossi dalla CNA (Confederazione nazionale artigianato): pelletteria, oreficeria, pizzeria, pasticceria, beauty, fotografia, acconciatura. Da segnalare l’innovativo momento di confronto genitori-figli, un format ideato per consentire alle famiglie di recuperare l’intimità del dialogo e della condivisione durante la preparazione di un pasto, con l’ausilio di una cuoca esperta e la supervisione di una delle psicologhe del team. Con la Compagnia del Giullare, Campania Danza, Casa Babylon e Funneco, i ragazzi hanno potuto sperimentare quanto l’intreccio di movimenti e parole sia importante per acquisire fiducia in se stessi e per scoprire nuovi aspetti della propria personalità. L’impegno profuso in quattro mesi di confronto e sperimentazione è confluito in video lavori che confermano la crescita di gruppi che si sono dimostrati affiatati fin dal primo giorno. Grazie a Saremo Alberi, gli studenti hanno imparato a concentrarsi sullo storytelling, collezionando un collage di storie, frutto della fantasia e di letture condivise, che hanno dato vita a un audiolibro. Con il laboratorio di web radio tenuto da Ai.Bi., si sono sentiti teen giornalisti ed hanno appreso le principali tecniche di conduzione radiofonica, imparando a destreggiarsi tra rubriche e interviste. Infine, il percorso di gamification, portato avanti dal CSI (Centro sportivo italiano) che li ha aiutati ad affinare le strategie di problem solving e a lavorare in squadra.

Grande successo hanno poi avuto i campi estivi: su Salerno in totale sono stati 39 gli alunni dell’IC Calcedonia (31) e dell’IC Montalcini (8) che hanno scelto di cogliere questa opportunità.
Ma, quest’anno, grazie alla copertura delle iscrizioni curata dall’Associazione Agape Fraterna di Salerno, 30 sono stati i posti anche per gli alunni dell’istituto Denza al centro estivo “E no che non m’annoio!” ideato dal Basket Team Stabia e dal Tennis Club Terme di Stabia. 15, invece, gli allievi dell’istituto Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere che hanno preso parte al primo centro estivo realizzato presso il Real sito di Carditello.

Un sostegno anche per i genitori e gli insegnanti

Durante questi mesi Panthakù è stato vicino anche agli insegnanti, messi a dura prova dalla pandemia, che li ha costretti a reinventarsi in una nuova modalità didattica. E lo ha fatto grazie ad uno dei suoi partner, Vela, che, in collaborazione con Ai.Bi., ha creato dei circoli virtuali denominati, non a caso, della resilienza e della ricostruzione, le cui esperienze saranno raccolte in un manuale dedicato. Una marcia in più è stata quella della metodologia prescelta, che ha sfruttato le tecniche del gioco per mettere a proprio agio i docenti e renderli sempre più consapevoli delle opportunità offerte dal cambiamento.
E vicino alle famiglie e, più in generale, all’intero mondo della scuola sono state le psicologhe del team, che non si sono mai sottratte al confronto, accogliendo le richieste di aiuto che di volta in volta sono arrivate.
Sempre per i genitori, da marzo è iniziato il lavoro in team gestito da Fondazione Carisal, insieme ad Ai.Bi., per portare alla costituzione di comitati territoriali di genitori che possano portare avanti Panthakù anche oltre scadenza.
Infine le Acli, che hanno messo a disposizione il loro sapere tecnico per aiutare i genitori a districarsi nel complesso mondo della burocrazia: dalla dichiarazione dei redditi ai bonus.

Quest’anno si è deciso anche di puntare sui social e su una presenza diffusa. Con cadenza mensile, infatti, si è potuto interagire in diretta FB con Panthakù grazie a tre rubriche: “La classe non è acqua” che ha avuto come protagonisti i partner di Panthakù, per offrire uno sguardo generale sui laboratori attivati e su quelli in partenza; “I consigli delle Acli” con protagoniste, appunto, le Acli, con una finestra su adempimenti e agevolazioni fiscali; “Diretta(mente) in famiglia”, infine, ha puntato sulle psicologhe di Ai.Bi. e una coppia di genitori per ragionare su sentimenti e relazioni familiari.