Una speranza per milioni di malati di Parkinson

Un innovativo dispositivo di elettrostimolazione ha permesso a un paziente, da 30 anni malato di Parkinson, di alzarsi dalla sedia a rotelle e tornare a camminare

Il Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer. Una malattia invalidante che sebbene colpisca soprattutto persone in età avanzata può insorgere anche i giovani e segnare in maniera decisiva l’esistenza.
È questo il caso di Marc Gauthier, francese di Bordeaux che ha contratto il Parkinson a 32 anni e oggi, a 30 anni di distanza, è diventato protagonista di una vicenda che potrebbe dare speranza a milioni di malati.

Tornare a camminare dopo 30 anni di Parkinson

Marc, infatti, che oggi ha 62 anni, era ormai costretto dalla malattia su una sedia a rotelle, ma grazie a un intervento straordinario eseguito dall’equipe dell’Ospedale Universitario di Losanna (Chuv) è riuscito a rialzarsi.
Il merito è di un dispositivo che, applicato sotto la pelle dell’addome, genera un campo di elettrodi che stimola il midollo spinale e riesce ad attivare i muscoli delle gambe.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Medicine e lasciano presupporre che la tecnica possa trovare ampia applicazione verso i pazienti che soffrono di Parkinson avanzato, la maggior parte dei quali manifesta seri problemi di deambulazione.
In sé, la tecnica non è una novità assoluta, sfruttando un sistema simile a quello dei defibrillatori impiantabili e dei dispositivi per la gestione del dolore, ma la sua applicazione è del tutto innovativa, permettendo di aiutare in maniera specifica il midollo spinale fino a consentire, come nel caso di Marc, di riprendere a camminare.
Chiaramente lo studio e lo sviluppo non si ferma qui e l’anno prossimo sono già previsti ulteriori test clinici su una lista d’attesa di sei pazienti che potranno utilizzare il nuovo impianto.