Unioni civili. Gigli (Centro Democratico): “Il ricorso alla fiducia è un atto di forza che apre la strada all’utero in affitto

gigliCosì come avvenuto al Senato a febbraio, anche alla Camera il libero confronto democratico rischia di subire una grave sospensione. A farne le spese sarebbe ancora una volta un tema delicato come quello delle unioni civili. E con esso migliaia di donne sfruttate in tutto il mondo attraverso la maternità surrogata e di bambini abbandonati negli istituti che non troveranno una famiglia e a cui verranno sempre più preferiti i figli dell’utero in affitto. Il premier Matteo Renzi ha chiaramente annunciato il probabile ricorso al voto di fiducia anche a Montecitorio per ottenere l’approvazione del disegno di legge sulle unioni civili in tempi brevi. E soprattutto evitando di passare attraverso il dibattito parlamentare. Ma è sempre più folto il gruppo di deputati che non condividono questa eventualità.

“Il voto di fiducia sulle unioni civili è un atto di forza che non aiuta la riflessione – ha detto chiaramente Gian Luigi Gigli, esponente del gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico -. Il governo avrebbe dovuto rimanere fuori, invece ha voluto mettere il cappello sopra questa materia. Personalmente non voterò a favore.

Intervistato per il telegiornale di Tv2000, Gigli ha lanciato nuovamente l’allarme sul rischio di apertura delle adozioni alle coppie omosessuali che fanno ricorso all’utero in affitto. Un modo per fare rientrare dalla finestra quella stepchild adoption uscita inizialmente dalla porta con lo stralcio dell’articolo 5 del disegno di legge Cirinnà. “C’è chi vorrebbe attraverso la maternità surrogata e l’adozione – ha detto Gigli – riuscire comunque a garantire alle coppie omosessuali una genitorialità che è inaccettabile. Abbiamo a che fare con una forma di sfruttamento del corpo femminile e con uno stress psicologico enorme per le donne che lo fanno solo per bisogno”.

Dire no alla proposta di legge è indispensabile anche per fermare quella forma di turismo riproduttivo legata alla maternità surrogata. “Dobbiamo farlo perché non possiamo credere che anche in questa materia esista una volontà di tipo altruistico”, ha concluso Gigli.

 

Fonte: TV2000