Vaccinati, guariti e chi fa il tampone: pronto il Green pass

Attesa in settimana la firma sul DPCM che stabilisce le regole del certificato verde Covid19: lasciapassare per visite nelle RSA, banchetti di matrimonio, spettacoli, fiere e convegni

Dopo lungo parlare, ipotesi, ripensamenti, ormai tutto pare pronto per la definizione del cosiddetto Green Pass, il cui nome ufficiale dovrebbe essere Certificato Verde Covid 19. La firma sul decreto è attesa in settimana, con il via ufficiale della misura prevista per l’1 luglio.

Green Pass per i vaccinati, i guariti e chi si sottopone a tampone

Come già ampiamente annunciato, il certificato verrà rilasciato a chi si è vaccinato, anche con una sola dose, in tal caso la sua validità sarà di 9 mesi, a chi ha avuto il Covid ed è guarito (validità 6 mesi), a chi ha fatto un tempone negativo (vale per 48 ore).

Il suo utilizzo sarà indispensabile per chi vuole andare a trovare gli anziani nelle RSA, presenziare come pubblico a spettacoli, convegni, fiere, congressi, eventi sportivi e altre manifestazioni che permettano una presenza di pubblica maggiore di quella attualmente stabilita.
Ancora non è chiaro se servirà anche per entrare in discoteca, mentre tutti si augurano che non serva per spostarsi nelle regioni arancioni o rosse (nel senso che si spera non tornino regioni “in questo colore”).

Green Pass in formato digitale, o dal medico di famiglia

Il certificato sarà fornito dalle strutture sanitarie competenti, ma sarà possibile averlo anche in formato digitale, scaricandolo dal sito web dedicato, collegato alla piattaforma europea, e, ad oggi, in via di completamento. Tramite la piattaforma si riceverà un codice, via sms o mail, che, unito al numero della tessera sanitaria e allo Spid permetterà di generare un QR Code. Questo, salvato sullo smartphone o stampato su carta, sarà ciò che potrà essere mostrato a forze dell’ordine e pubblici ufficiali, oppure agli addetti ai controlli per banchetti di nozze e eventi.
Alberghi e ristoranti, invece, non potranno richiederlo.

Il Qr code si troverà anche sull’App Immuni, ma non sull’app IO della pubblica amministrazione, almeno fino a che non arriveranno chiarimenti dal Garante per la Privacy.