Vaccini in vacanza: intesa tra Lombardia, Piemonte e Liguria per la somministrazione fuori regione

Come auspicato dal Generale Figliuolo, le regioni stanno cominciando a organizzarsi per garantire la possibilità dei vaccini in vacanza, anche lontano dal territorio di residenza

Per la campagna vaccinale, l’estate rischia di trasformarsi in un grosso freno: un po’ perché il senso di libertà, le buone notizie del calo dei contagi e la voglia di spensieratezza rischiano di relegare i vaccini all’ultimo posto dei pensieri. Un po’ perché, essendo lontani dalla propria residenza, tanti potrebbero decidere di non tornare a casa unicamente per il vaccino e rimandare la questione a settembre.

Massima flessibilità e incentivare le opportunità per i vaccini in vacanza

Per questo, il Commissario straordinario Figliuolo sta da tempo insistendo affinché le regioni trovino un accordo per dare la possibilità a chi si trova lontano da casa di poter effettuare il vaccino in vacanza anche in una regione diversa dalla propria.

Le prime regioni a essere arrivate a un’intesa sono Lombardia, Piemonte e Liguria, che hanno inviato una bozza del protocollo previsto per somministrare le seconde dosi di vaccino in vacanza e avere l’approvazione dalla struttura commissariale.
A riportare i requisiti necessari per accedere alla prestazione da parte di chi risiede in una delle tre regioni suddette e vi trascorre le vacanze (esempio: un residente in Lombardia che passa l’estate in Liguria) è il Corriere della Sera. Il primo criterio da soddisfare è trascorrere un soggiorno di tipo turistico, in una delle tre regioni, “per una durata che rende difficoltosa la fruizione della prestazione vaccinale nella regione di residenza”. Le successive disposizioni sono più che altro “tecniche”: attestare la sussistenza delle condizioni di applicabilità dell’accordo; specificare di non aver ricevuto alcuna dose o presentare la certificazione che attesta la somministrazione della prima dose, con l’indicazione della data e del tipo di vaccino; autorizzare il trattamento dei dati personali.

Vaccini in vacanza: prenotazione sui diti della regione in cui si intende usufruire della prestazione

L’operazione di prenotazione deve poi avvenire attraverso il sito della regione in cui si intende usufruire della prestazione, non in quella di residenza. Sarà poi la regione che ha effettuato il vaccino a interfacciarsi con il sistema nazionale e, da lì, trasmettere i dati alla regione d’appartenenza.

Tutto pare ormai pronto per il via alle prenotazioni già a partire dall’1 luglio, con la speranza che questo ulteriore sforzo organizzativo e di flessibilità incentivi i cittadini a proseguire nell’adesione alla campagna vaccinale, unica, vera arma, e i numero lo dimostrano, contro il Coronavirus.