Vaccini: serve veramente la terza dose per evitare il rischio di una reinfezione?

Lo sviluppo delle varianti del virus potrebbe rendere necessaria una terza dose di vaccino. Da lì, ci sarà un richiamo annuale. Ma i numeri ribadiscono la grande efficacia dei vaccini

Per quanto molto raro, il fatto che una persona possa risultare positiva al Covid anche dopo aver effettuato le due somministrazioni del vaccino è cosa nota e di cui gli studiosi avevano fin da subito messo in guardia: nessun vaccino ha dimostrato un’efficacia del 100% e, dunque, una minima percentuale di vaccinati che potranno comunque prendere il virus, c’è. La buona notizia è che il vaccino dovrebbe comunque coprire dalla possibilità di sviluppare sintomi importanti e, quindi, anche il decorso della malattia viene notevolmente attenuato.

Terza dose di vaccino tra 6 – 12 mesi

Diverso è il discorso che riguarda, invece, le diverse varianti del virus, per le quali non tutti i vaccini forniscono lo stesso grado di protezione. Nasce più che altro da qui l’ipotesi che è iniziata a circolare da qualche tempo delle necessità di effettuare un terzo richiamo dei vaccini anti-Covid.

Ad ammetterlo è stato lo stesso Ceo di Pfizer Albert Bourla, che in una intervista alla Cnbc riportata da Repubblica ha disegnato come “probabile” lo scenario di una terza somministrazione, più o meno a distanza di 6 – 12 mesi dalla seconda. Da questa somministrazione in poi, probabilmente lo “standard” sarà quello di dover fare un richiamo annuale. Tutto, però, va comunque confermato, anche e soprattutto in base alle varianti del virus che si svilupperanno.

Numeri di efficacia altissimi, in attesa della terza dose

Non mancano, comunque, le note positive: sempre lo stesso Bourla ha confermato l’ipotesi, già espressa nelle settimane precedenti, che entro l’autunno si potrebbe tornare alla normalità. Anche perché gli ultimi dati stanno confermando la grande efficacia del vaccino Pfizer, superiore al 91% contro il Coronavirus e superiore al 95% nel contrastare la forma grave della malattia.