Vaccini. Tutto ciò che c’è da sapere sulla terza dose: quanto dura l’effetto-scudo?

A partire da oggi, giovedì 7 ottobre, in Lombardia, sarà possibile effettuare insieme al vaccino contro il covid quello contro l’influenza stagionale per gli over 80 e gli immunocompromessi, negli hub vaccinali.

In Italia, dal 20 settembre, è iniziata la somministrazione della terza dose di vaccino, per ora solo per i soggetti considerati fragili. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza, ha dichiarato che il piano per l’effettuazione dei richiami è pronto e che le dosi ci sono.

Tra le prime categorie a dover essere coperte, in prima linea troviamo il personale medico e sanitario. Il professor Crisanti, ordinario di microbiologia a Padova, che ha già effettuato la terza inoculazione sottolinea, infatti, come riportato dal Quotidiano Nazionale, l’immediata necessità che tutti i medici effettuino la terza dose al più presto.

A partire da oggi, giovedì 7 ottobre rende noto il Corriere.it , in Lombardia, sarà possibile effettuare insieme al vaccino contro il covid quello contro l’influenza stagionale per gli over 80 e gli immunocompromessi, negli hub vaccinali. 

Ad oggi, sembra che la Campagna per la terza dose per gli over 18, partirà invece dal 22 novembre.

Ora che l’80% della popolazione è stata immunizzata si spera, grazie alla terza dose, di poter raggiungere un’ulteriore efficacia.

Intanto l’EMA, rende noto come le strategie sull’uso della terza dose booster non siano sempre esattamente le stesse, per tutti gli Stati.

È importante – spiega Marco Cavalieri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici per il covid 19 dell’EMA riporta Adnkronos – che si utilizzi in popolazioni per le quali vi sia almeno un chiara indicazione della necessità di un richiamo”. Cavalieri prosegue, sottolineando come quella dell’Ema, sia una raccomandazione preliminare, “un via libera” per l’utilizzo della terza dose, se ritenuto appropriato all’attuale situazione pandemica. Sempre Cavalieri evidenzia inoltre, come la risposta immune con la terza dose possa essere molto più alta di quella osservata con la seconda dose ed essere efficace per un periodo più lungo. Ciò significa che potenzialmente avremo una quantità di anticorpi neutralizzanti anche per più di sei mesi.

In Italia, dal 20 settembre, è iniziata la somministrazione della terza dose ai cosiddetti fragili, iniziando dai soggetti immunodepressi di tutte le età. La somministrazione sarà effettuata negli hub vaccinali, negli ospedali e presumibilmente presso i medici di famiglia e le farmacie.

Non tutte le somministrazioni della dose ulteriore di vaccino sono però le stesse. Una circolare del Ministero della Salute suddivide tra terza dose addizionale e terza dose booster.

La prima è riservata a pazienti con immuno- soppressione clinicamente rilevante da effettuare dopo 28 giorni dalla seconda dose, a completamento del ciclo vaccinale primario, mentre la seconda dose è da inoculare quando l’immunità iniziale è sufficiente, ma si presenta diminuita nel tempo, in popolazioni a rischio, da effettuare dopo 6 mesi dalla seconda dose.