La corsa al Vaccino anti-Covid. USA pronti alla vaccinazione dal 11 dicembre, dal 15 parte anche la Germania

Sarebbe pronto anche Il vaccino italo-britannico efficace al 70%. Il grande tema ora è quello della distribuzione e dei Paesi poveri

Il vaccino anti-Covid di Oxford-AstraZeneca, realizzato in partnership con l’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia, è risultato efficace al 90% quando è stato somministrato a partire da mezza dose, poi completata da una dose completa almeno un mese dopo; mentre un altro regime di dosaggio (due dosi complete a distanza di un mese) ha avuto un’efficacia del 62%. L’efficacia media è dunque fissata al 70%. Continua, insomma, la corsa al vaccino, il cui epicentro si sposta ora sulle autorità nazionali del farmaco. La prima ad approvare la valutazione del vaccino potrebbe essere quella britannica. L’MHRA starebbe per valutare l’efficacia del vaccino di Pfizer e BioNTech entro il 1 dicembre 2020.

Gli Stati Uniti d’America, invece, sarebbero pronti a partire con la vaccinazione dall’11 dicembre, in base a quanto dichiarato il capo del programma statunitense, Moncef Slaoui. La fine delle valutazioni, negli USA, è stata fissata al 10 dicembre e si svolgerà prevalentemente sui prodotti di Pfizer e Moderna, risultati entrambi efficaci con percentuali superiori al 90%.

Tornando in Europa, la Germania si appresta a distribuire i primi vaccini già dalla seconda metà del mese di dicembre. “Abbiamo motivo – ha detto il ministro della Salute Jens Spahn in un’intervista riportata dal Guardian e da Openper essere ottimisti sul fatto che quest’anno ci sarà l’approvazione per un vaccino in Europa. E poi possiamo iniziare subito“. Un ottimismo, quello tedesco, tale per cui il Governo ha già invitato i Land a preparare i centri per la vaccinazione entro dicembre, perché, dice ancora il ministro Spahn, è preferibile “avere un centro di vaccinazione pronto con pochi giorni di anticipo, piuttosto che un vaccino approvato che non viene usato immediatamente”.

Vaccino anti-Covid a dicembre, ma i Paesi a più basso reddito?

Ma, riporta un articolo dell’agenzia stampa AGI, “l’efficacia dei vaccini contro il Covid sviluppati da Pfizer/BionTech e Moderna è finora un’eccellente notizia solo per i Paesi ricchi. Quasi tutte le dosi che queste aziende prevedono di produrre nel 2021 sono già state prenotate da potenze economiche come Usa, Europa e Giappone. Le nazioni più povere del mondo rimangono invece ancora alla finestra e guardano con speranza ai vaccini prodotti dalla Cina e dalla Russia, che nella risposta alla pandemia trovano così un’occasione formidabile per espandere il loro ‘soft power’ in aree come l’Africa o il Sud Est asiatico”.

Proprio per il timore che i Paesi poveri non abbiano immediato accesso ai vaccini, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha lanciato il piano Covax (“al quale – riporta sempre l’AGI – solo gli USA hanno detto no in maniera preventiva”) che prevede che le nazioni più ricche forniscano fondi per consentire la distribuzione dei vaccini in 92 Paesi a basso reddito.