La rivincita della Brexit. Nel Regno Unito via al vaccino anti-Covid, in Europa si aspetta l’EMA

Londra esulta: “Europei si stanno muovendo un po’ più lentamente”. Critica la Commissione UE

L’autorizzazione per il vaccino anti-Covid di Pfizer e Biontech, nel Regno Unito, è già arrivata. Il semaforo verde della Medicines and Healthcare products Regulatory Agency britannica è stato dato senza “alcuna scorciatoia“, secondo la stessa direttrice della MHRA, June Raine, per la quale il processo è dipeso unicamente “dai dati disponibili nelle nostre revisioni continue“. Da questa settimana inizierà, perciò, la campagna di vaccinazione nel Regno Unito. Una sorta di “rivincita” di Londra nei confronti degli ormai ex coinquilini del “condominio europeo”, dopo la Brexit e a un mese dal possibile “no deal”, che segnerà l’uscita del Regno Unito dall’UE senza accordi. Perché, secondo le autorità britanniche, è stata proprio la Brexit a garantire una procedura più rapida.

L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), da cui dipendono tutti i Paesi dell’Unione, Italia inclusa, deciderà infatti su questo vaccino solo entro il 29 dicembre. Secondo il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, il risultato è stato proprio possibile grazie al fatto che sia venuta meno la necessità di andare “al ritmo degli europei, che si stanno muovendo un po’ più lentamente”. Una linea, questa, che è stata contestata dalle voci dell’Europa comunitaria.

Vaccino anti-Covid. Il Regno Unito prima dell’UE. Ma è polemica con Bruxelles

Un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato all’agenzia Reuters che la procedura dell’EMA “è il meccanismo normativo più efficace per garantire a tutti i cittadini europei accesso a un vaccino sicuro ed efficace”. Lo riporta l’agenzia AGI, che riferisce anche i commenti del ministro tedesco della Salute, Jens Spahn, il quale ha spiegato come la Biontech sia un’azienda tedesca e come il vaccino sia stato realizzato grazie a fondi europei. “Quando un prodotto dell’Ue è di valore tale da essere autorizzato così velocemente nel Regno Unito, ciò significa che in questa crisi la cosa più importante è la cooperazione internazionale“, ha detto. “Ritengo questa decisione problematica e raccomando che gli Stati membri non ripetano lo stesso processo. Poche settimane di esami approfonditi dell’Ema sono meglio di un’autorizzazione frettolosa alla vendita del vaccino“, ha invece commentato l‘europarlamentare della CDU (il partito della cancelliera tedesca Angela Merkel) Peter Liese.

Anche l’ex direttore dell’EMA, Guido Rasi, ha definito il passo di Londra “non privo di rischi”.